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In corsa per Roma aumentano le poltrone

Pd, Lega, Forza Italia e Cinque Stelle: le candidature per il Parlamento con l’incognita dei “paracadutati” da Roma e delle alleanze per i piccoli

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La definizione ufficiale dei collegi – ancora modificabili nelle commissioni Camera e Senato, ma al massimo con leggeri ritocchi – accende anche nella Marca la corsa alle politiche. Mancano 4 mesi al voto – le due date in ballo sono sempre il 4 marzo o il 18 marzo – e i partiti hanno scaldato i motori. Ovunque c’è chi ha messo nel mirino da tempo la scadenza.

In palio 4 seggi uninominali della Camera e 2 del Senato, più altri posti dei listini bloccati collegati ai plurinominali di Camera (2 collegi, ognuno avrà 6 nomi) e Senato (8 nomi da dividere con altre province). Realisticamente, la squadra trevigiana potrebbe arrivare anche a 10-12 parlamentari, in teoria anche a 15, ma con deputati e senatori delle province confinanti, e c’è sempre da valutare il rischio dei paracadutati da Roma. Ecco cosa si muove, nell’ordine di rappresentanza delle ultime politiche 2013.

Pd. Le tre “Ato” uscenti – Laura Puppato, Floriana Casellato e Simonetta Rubinato – sono in cima alla lista, anche se c’è chi ricorda che su Rubinato pende il limite dei tre mandati (ne ha due e mezzo, e non è la sola). Molto dipenderà da quanti candidati saranno scelti a Roma, o a livello regionale, e quanti dal territorio. I più gettonati sono Roberto Grigoletto e Silvano Piazza per capoluogo e hinterland, Maria Rosa Barazza e Giacomo De Luca per la Sinistra Piave, e sono tutti amministratori o ex amministratori; poi il consigliere provinciale Sebastiano Sartoretto per la Destra Piave, anch’egli ex assessore.

Movimento 5 stelle. L’uscente Gianni Girotto, senatore, è in pole position, mentre l’altra eletta 5 anni fa, la senatrice Paola De Pin, ha da tempo lasciato i pentastellati per approdare in Gal, ed è oggi vicina a Direzione Italia di Raffaele Fitto e Remo Sernagiotto. Ma ancora il movimento di Beppe Grillo non ha diramato le regole per la scelta dei candidati al Parlamento: saranno on web? Nel capoluogo c’è l’incrocio con la scelta del candidati sindaco: fra i nomi che circolano, quello dell’avvocato Gabriele Antonelli.

Lega Nord. Aveva eletto 2 parlamentari, nel 2013, non ne ha più uno. Adesso c’è di fatto una squadra da ricostruire, con il favore dei sondaggi. Anche per questo scalpitano in tanti, in un Carroccio ai limiti dell’euforia. Con un’avvertenza: la partita dell’autonomia da giocarsi a Roma dopo il referendum fa sì che il governatore Luca Zaia chieda una pattuglia di uomini di fiducia. E così già circolano nomi molto graditi al partito (Marica Fantuz, Massimo Candura, Gianangelo Bof, Luciano Dussin, Franco Manzato) altri più vicini al governatore (Roberto Bet, Alessandro Bonet, Giampaolo Vallardi, Fulvio Pettenà). Ma c’è chi non esclude un nome pesante come quello di Federico Caner, mentre l’outisider è Nico Presti.

Fare. La senatrice Patrizia Bisinella, eletta con la Lega nel 2013, fa oggi riferimento al gruppo del compagno Flavio Tosi, che oscilla fra una posizione terza e uno schieramento nella vasta area del centrodestra. Con lei c’era Marco Marcolin, passato a Fare e oggi con Scelta Civica, appena entrato nel centrodestra.

Forza Italia (ex Pdl). Il veterano Maurizio Sacconi, eletto con il Pdl, è ora entrato in Epi, il movimento di Stefano Parisi, ancora non entrato nella coalizione di centrodestra, dov’è approdata ad esempio Scelta civica. In ogni caso, l’agenda di Forza Italia trevigiana ha in cima alla lista il nome di Raffaele Baratto, vicario di Fabio Chies, ora presidente di Ats e già sindaco di Pederobba. E pendono sempre i nomi di Floriano Zambon e di Andrea De Checchi, per i quali un seggio più o meno blindato sarebbe la contropartita ai loro passi indietro a Conegliano (pochi mesi fa) e Treviso (ora). Attenzione: in Destra Piave c’è anche Luca Baggio, ex presidente della Liga Veneta, da poco passato negli azzurri e approdato anche in direzione provinciale.

Ncd-alfaniani. Franco Conte, eletto nel 2013 con il Pdl, ha scelto ben presto il nuovo centrodestra di Alfano, ed è oggi rimasto fedelissimo all’ex ministro degli Interni, che ha già detto di voler rimanere con il Pd. Potrebbe dunque venir ripresentato nell’ambito del centrosinistra.

Sinistra. Il quarto polo si è appena costituito, a Treviso, con la convergenza di Mdp, Sinistra italiana e Possibile di Civati, che stamani tengono l’assemblea costituente de partito nella Marca. Si parla di Said Chaibi, capogruppo in consiglio comunale a Treviso, di Luca De Marco già consigliere provinciale, ma anche di personalità della società civile e dell’associazionismo.

Gli altri. Come Stefano Parisi e il suo Energie per l’Italia, anche altri gruppi e movimenti sono in attesa di decidere cosa fare. E’ il caso di Direzione Italia, ma anche di Alleanza Popolare, di formazioni cattoliche come il Popolo della Famiglia, oggettivamente più vicini al centrodestra ma non ancora entrati ufficialmente nella grande coalizione di Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni .

La partita del proporzionale. La persistenza dei listini bloccati – anche se mini, da 2 a 4 per collegio uninominale – fa sì che i partiti possano avere ancora ampio margine di collocamento, tanto più se si pensa che la Marca eleggerà due terzi della propria pattuglia in questi listini interprovinciali. Ma quanto saranno territoriali, ad esempio, i listini di Pd e Forza Italia?

Andrea Passerini

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