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Blitz del ministro Orlando in carcere

La visita a sorpresa del responsabile della Giustizia: «Non è una situazione di eccellenza, ma certamente accettabile»

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È stato un vero e proprio blitz quello del ministro della Giustizia, Andrea Orlando, che nel tardo pomeriggio di venerdì si è presentato davanti al carcere di Santa Bona per una visita a sorpresa. Ad accoglierlo, tra gli altri, il direttore della casa circondariale Francesco Massimo. «Il numero dei detenuti è compatibile con il numero di posti regolamentari», ha commentato il ministro all’uscita dalla visita, «tuttavia non si può dire che sia una situazione di eccellenza, ma certamente accettabile».

L’iniziativa rientra in una serie di attività che Andrea Orlando sta compiendo regolarmente quando va in visita nelle province italiane e così ieri il ministro ha sfruttato gli incontri che aveva in programma a Padova e a Mestre per visitare il carcere di Treviso. «Ho fatto una visita senza preavviso alla casa circondariale», ha sottolineato il ministro Orlando con un post sul suo profilo Facebook, «ho sempre preferito visitare i nostri istituti penitenziari senza prima avvisare. Credo che sia il modo migliore per rendersi conto dei problemi, evitare l’ufficialità, poter scambiare alcune opinioni con gli uomini e le donne della polizia penitenziaria e dell’amministrazione, per comprendere meglio le condizioni di lavoro e detenzione».

Per quanto riguarda il carcere di Treviso, il ministro Orlando ha detto anche che «alcuni interventi, in particolar modo di edilizia, devono essere ancora attenzionati e che in questi anni abbiamo lavorato per cambiare il sistema penitenziario. Abbiamo realizzato il riallineamento delle carriere atteso da anni. Affrontato e superato la condanna della Cedu, ridotto il sovraffollamento. Le condizioni del carcere sono migliorate, anche se resta ancora molto da fare. A brevissimo questo percorso troverà compimento con l’approvazione dei decreti che contengono la riforma dell’ordinamento penitenziario. Anche nella legge di bilancio e nel decreto fiscale abbiamo previsto molte novità, a partire dal rafforzamento degli organici».

Il ministro aggiunge che «lo abbiamo fatto con un obiettivo. Avvicinare al dettato costituzionale il nostro sistema, perché siamo convinti che la sicurezza si persegua anche attraverso l’opera di reinserimento dei detenuti. Questo lavoro è reso possibile dell’impegno generoso degli uomini e le donne di questa amministrazione che non smetterò mai di ringraziare».

Dopo il Due Palazzi di Padova la Casa circondariale di Treviso è comunque il carcere con il numero più alto di detenuti che hanno deciso di tornare a frequentare la scuola. Su 180 ospiti sono 120 coloro che sono impegnati in attività scolastiche dentro il carcere di Santa Bona. All’interno del carcere ci sono anche due campi sportivi, quattro palestre, cinque aule, due biblioteche, un locale di culto, un laboratorio e una officina.

Giorgio Barbieri

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