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Caldato divorzia dal Pd e si candida sindaco con la civica Treviso Unica

Treviso. Rompe col Pd la “pasionaria” dei Trecento, la più votata in consiglio nel 2013 «Hanno disatteso il programma del centrosinistra». In corsa ora sono in quattro

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TREVISO. Maristella Caldato, miss preferenza 5 anni fa con quasi 600 voti personali, saluta il Pd. E si candida a sindaco nella sua lista civica, «Treviso Unica- Tu», creando una nuova lista nell’aera di centrosinistra.

Lo ha fatto l’altra notte, lanciando su Facebook l’annuncio del divorzio dai Dem - da due anni era già c sull’Aventino, in rottura e in reiterata guerra giudiziaria con vertici del partito e gruppo consiliare - svelando il logo della lista: un disco rosso su fondo giallo e la scritta “Treviso Unica” sopra e con Maristella sindaco” sotto.

La pasionaria, dipendente Ater, molto attiva in diversi comitati e gruppi spontanei, specie sui temi della viabilità dell’ambiente e della battaglia alle speculazioni edilizie, annuncia una conferenza programmatica a febbraio, poi la lista («da forgiare», dice lei), appellandosi sin d’ora ai cittadini per «una loro partecipazione reale e concreta alla gestione della cosa pubblica»

E’ il quarto candidato sindaco ufficiale, la prima donna a scendere in campo: sinora si sono candidati l’uscente Giovanni Manildo per il centrosinistra (che ieri le ha rivolto un “in bocca al lupo”; ma il vice Grigoletto in rete non celava soddisfazione, né pareva l’unico del Pd...), Mario Conte per Lega-Fi eNoi con l’Italia, e Domenico Losappio per il movimento 5 Stelle.

«Ricevevo quotidiani inviti, provenienti da tanti cittadini e cittadine, a "fare qualcosa" per la prossima competizione elettorale», spiega Caldato nel post, «dopo lunga ed attenta riflessione ho dato la mia definitiva disponibilità a candidarmi come sindaco, creando un nuovo soggetto politico civico»

Caldato boccia senza appello la giunta Manildo: «Ho visto il programma elettorale della coalizione Treviso Bene Comune vincitrice nel 2013 completamente disatteso in questi cinque anni di governo della città, tradito su welfare, urbanistica e ambiente», continua, «e ho deciso di mettermi ancor di più a servizio della cittadinanza, in un nuovo progetto civico. Con la collaborazione di tutti i volontari e le volontarie che vorranno dare il loro apporto costruttivo e formativo al programma di questa nuova lista, metterò a disposizione la mia esperienza di consigliere comunale anziano»

Il candidato sindaco, che vanta due mandati ai Trecento e 10 anni di militanza nel Pd, spiega il nome Unica: «Treviso dovrà essere unica, eccezionale ed irripetibile nelle sue peculiarità, un unico organismo che si sviluppa, cambia, si adatta alle epoche, senza barriere fisiche e di pensiero tra centro storico e tutti i quartieri». E quindi, «cittadino protagonista, appunto Tu», con evidente riferimento all’acronimo di Treviso Unica. Per Caldato, la città deve diventare «un'osmosi di intenti che dovrà riguardare la nostra comunità nella sua interezza territoriale e di cittadini e cittadine, capoluogo che dovrà tenere il più possibile uniti tutti i trevigiani, senza far intendere che vi sia chi ha più diritti od opportunità di altri».

Caldato puntualizza di fare di «coerenza e di rispetto ai valori identitaria e alla storia autentica e positiva di città», i punti di riferimento per temi e programmi, che comprendono in primo luogo «inclusione sociale, lotta all'inquinamento, tutela dell'ambiente e della salute dei suoi abitanti, crescita culturale», non tralasciando «la qualità della vita della città, e dunque servizi essenziali, sicurezza, cura e manutenzione dei luoghi pubblici». Chi sarà in lista? Si parla di Daniela Zanussi, eletta nel 2013 con il Pd, poi passata a Treviso Civica: ma era vicina a Treviso Civica. O di Silvia e Roberta Rizzato, esponenti del comitato oppostosi alle mostre di Goldin a Santa Caterina. Smentita invece la presenza del marito Rosario Bucci, esponente del Pd e sindacalista.

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