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Rock'n'roll sul sagrato della chiesa di Dosson per l'addio ad Alberto

Casier. Oggi pomeriggio (sabato 3 febbraio), tra il dolore dei genitori e il cordoglio degli amici, al termine di funerali di Alberto Schiavon, il sagrato della chiesa di Dosson si trasforma in una pista da ballo

Matteo Marcon
1 minuto di lettura

Il funerale a Casier: rock'n' roll accanto alla bara di Alberto

CASIER. Un addio nel segno delle sue tante passioni: il ballo e i motori. Ad accompagnare l'ultimo saluto ad Alberto Schiavon, stroncato alla giovane età di 31 anni da un problema cardiaco, ci sono anche i balli anni '50, le note rock'n'roll e il rombo dei motori delle sue amate Lancia Delta integrale.

Oggi pomeriggio (sabato 3 febbraio), tra il dolore dei genitori e il cordoglio degli amici, al termine di funerali del giovane trevigiano, dipendente della Metalco di Resana, il sagrato della chiesa di Dosson si trasforma in una pista da ballo. Attorno al feretro bianco, i ballerini della associazione "Doo-wop Boogiedancers" di Spinea hanno regalato al loro compianto vicepresidente, Alberto, "Gus" per gli amici, l'onore e l'allegria di un ultimo ballo.

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Una decina di coppie si lancia per alcuni minuti nei vorticosi passi woogie boogie che con tanto impegno e passione Alberto aveva voluto imparare. Vicino all'ingresso della chiesa sono anche parcheggiate le sue due auto fiammanti: una Peugeot 306 e un Lancia Delta Integrale gialla. «Guardare ma non toccare» ammonisce la didascalia di una grande foto, con l'espressione di Alberto severa e al contempo ironica («A me Delta sea varda ma no sea toca! ...ve controeo!!!»).

Il finale della cerimonia, officiata da Don Adriano Fardin in una chiesa più che gremita, dopo il ballo, ha la colonna sonora di un autoraduno: motori rombanti e clacson da parte degli amici del Lancia Delta Integrale Club, del Lancia Thema Club e PAssione Peugeot Autoclub. Alberto, da lassù, sicuramente apprezza e sorride.

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