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Bulli e razzismo, vigili a lezione

Percorso formativo con la onlus I-Care: «Questa è prevenzione»

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Bullismo, discriminazioni di genere, per censo e stato sociale, comportamenti xenofobi e razzisti. D’ora in avanti gli uomini della polizia locale di Treviso saranno istruiti a gestire anche queste realtà, sia nella loro attività su strada che allo sportello.

Ieri è stato infatti inaugurato il primo di cinque incontri finalizzati a potenziare le capacità di prevenzione, ricomposizione e contrasto delle tensioni e dei conflitti, con specifico riferimento alle problematiche razziali o al bullismo.

«Il rapido mutare dei costumi, l’incontro tra culture, religioni e modi di vivere tanto diversi, oltre ad essere un reciproco arricchimento causano, non di rado, tensioni e conflitti che vedono gli agenti di Polizia locale, per il loro ruolo di presidio e prossimità territoriale, tra i primi a cui viene richiesto di intervenire» dice il vicesindaco e assessore alla sicurezza Roberto Grigoletto, «da qui l’esigenza di proporre percorsi formativi specifici agli operatori di Polizia Locale».

La cosiddetta “Antenna Antidiscriminazioni” che fa capo alla Associazione “I Care”, in partenariato con vari Organismi associativi e Istituzionali della provincia di Treviso, e si è fatta promotrice di questo percorso di formazione a cui aderiscono i Comandi di polizia locale di Treviso, Mogliano Veneto, Ponzano, Povegliano, Casier, Carbonera, Zero Branco.

I percorsi formativi di articolano sulle seguenti tematiche: riconoscimento dei conflitti, normativa comunitaria e nazionale di contrasto alle discriminazioni, alle molestie e al razzismo, tecniche di dissuasione, ricomposizione dei conflitti.

«Garantire la sicurezza presuppone la conoscenza del contesto nel quale l'evoluzione socio-culturale ci porta a vivere e imparare come prevenire i conflitti o smorzarli per la civile convivenza è imprescindibile» chiude Grigoletto.



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