In evidenza
Sezioni
Annunci
Quotidiani NEM
Comuni

Nessuna carezza a luci rosse a due ragazzine, assolto prete di Crespano

Crespano Era finito a processo con l’infamante accusa di violenza sessuale. Secondo la Procura di Vicenza avrebbe molestato due ragazzine di 13 e 15 anni mentre le confessava

1 minuto di lettura

CRESPANO. Era finito a processo con l’infamante accusa di violenza sessuale. Secondo la Procura di Vicenza avrebbe molestato due ragazzine di 13 e 15 anni mentre le confessava. E ieri don Giovanni Baccega, 82 anni, originario di Fontaniva, che oggi vive a Crespano del Grappa, è stato assolto per non aver commesso il fatto. «E la fine di un incubo», commenta il prete, «In questi anni non ho potuto celebrare nè confessare, ma perdono quelle ragazze».

Secondo quanto sostenuto dai magistrati il religioso, difeso dall’avvocato Roberto Quintavalle, tra il 2007 e il 2008 avrebbe allungato le mani su due sorelle, figlie di un vecchio amico, mentre era amministratore parrocchiale a Sant'Antonio del Pasubio in provincia di Vicenza. La madre delle due presunte vittime si era rivolta ai carabinieri di Brendola, dove abita, nell’estate del 2013, per sporgere denuncia. Aveva atteso anni anche perché solo poco prima lei e le figlie si erano rivolte ai servizi sociali per altri problemi e avevano raccontato l'accaduto. E gli assistenti avevano consigliato loro di rivolgersi alle forze dell'ordine. In precedenza non lo avevano fatto, per il diniego del padre delle ragazze, amico di lunga data di don Giovanni, nonostante un frate le avesse mandate dritte dal vescovo e in caserma.

All'epoca dei fatti, proprio in virtù dell'amicizia del padre, la famiglia frequentava la parrocchia di Sant'Antonio. Don Giovanni in diverse circostanze avrebbe preso in disparte in particolare la sorella maggiore, per confessarla; gli episodi sarebbero avvenuti in diversi ambienti parrocchiali. Ma, oltre a chiacchierare e a somministrare il rito della penitenza, il sacerdote avrebbe toccato e accarezzato la giovane sui fianchi e sul fondoschiena, anche sotto gli indumenti intimi.

La procura gli contestava l'aggravante dell'aver agito ai danni di una ragazzina che inizialmente non aveva ancora 14 anni e poi abusando della sua qualità di ministro di culto. In una sola occasione, invece, avrebbe allungato le mani sulla sorella più piccola, nella primavera del 2008. Le due ragazzine, che non volevano più saperne di andare dal prete con i genitori, alla fine trovarono il coraggio di parlare con la mamma di quei toccamenti. Ora però tutte queste accuse sono cadute e l’ex parroco è stato assolto.
 

I commenti dei lettori