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Treviso, la squadra Pd: «Noi aperti al civismo»

Treviso, il segretario Tonella attacca il centrodestra: «Manildo competente, da loro invece spartizioni di poltrone fra i partiti»

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TREVISO. Il messaggio è una sfida: continuare il cambiamento. Il Pd riparte dai 5 anni di amministrazione, dal ruolo di azionista di maggioranza del centrosinistra, e chiede ai trevigiani di completare la visione della coalizione e della giunta Manildo fino al 2023. Il sindaco mette le mani avanti e fa quadrato sulla connotazione civica più che partitica. «Nascondere il Pd? Guardate che la mia campagna 2013 metteva al centro la persone, , “io come persona”, ero già civico». E il Renzi “dimenticato”? «Non rinnego niente, ha fatto cose molto buone per il paese, poi lo si è accusato di tutto, ingiustamente».

La presentazione della lista Pd (vedi scheda a fianco) è nel segno dell’entusiasmo, di una forte apertura ai cittadini, con un civismo di forti valori e passione. Vedi il logo della campagna: cuore rosso e spunta verde La convinzione di «aver governato per 5 anni, e bene» la città, adesso «una Treviso aperta sul mondo, attrattiva, sempre più bella e viva, non chiusa su sé stessa». Tonella, segretario comunale, e capogruppo uscente, elogia Manildo e il vice Grigoletto, l’assessore Manfio e il gruppo consiliare (non integro nel mandato con tante partenze), con i presidenti di commissione Tocchetto e Pizzolato, ma anche i militanti e struttura organizzativa (i 3 segretari sezionali e Rocco). Manildo per primo ringrazia i «32 che si sono messi in gioco, nei valori e nella idea del partito».

La lista? Mescola gioventù ed esperienza, dai neomaggiorenni ai veterani, con moltissimi volti nuovi e società civile. E’ anche un mix di competenze e provenienze: ex Pci e seconda generazione, professionisti e precari, scuole e sindacato, volontariato. Priorità? Sociosanitario e servizi, lavoro con incrocio fra offerta e domanda, formazione hi-tech e cultura, rigenerazione urbana. e Poi i valori: integrazione, diritti, pari opportunità, benessere sociale. Spicca l’associazionismo: Advar, protezione civile, disabili, diritti, Telethon, comunità religiosa evangelista, animalismo.

Infine Tonella carica. E attacca: «Se parliamo di competenze, Manildo ha profilo e capacità nettamente superiori al concorrente». Parla di Conte. Ce n’è pure per il centrodestra: «La nostra apertura al civismo, le idee e i contenuti offerti alla città, l’attenzione al territorio sono ben distanti da altre coalizioni dove si assiste già a spartizione di poltrone, logiche di potere, politica come una professione. Persino il governatore entra in gioco con la giacca da sindaco». Uno- due.

Che la coalizione abbia perso pezzi a sinistra, rispetto al 2013, per diventare sempre più civica, non impressiona Tonella: «Penso che nessuno voglia vede tornare Treviso sotto la guida della Lega, si può correre sperati ma con obiettivi comuni, confido ci sarà alla fine una scelta razionale e di progresso». Chissà che ne pensano Coalizione Civica e Treviso Unica di Maristella Caldato.
 

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