30, Aprile, 2024

Non passa in consiglio la mozione per contrastare la prostituzione. “Servono progetti più efficaci”

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La mozione del consigliere del Pd Francesco Sottili chiedeva al sindaco di adottare in toto l’ordinanza del sindaco Nardella nel Comune di Figline e Incisa Valdarno. 5 i voti favorevoli, 8 quelli contrari

Il consiglio comunale di Figline Incisa non ha approvato la mozione di Francesco Sottili, consigliere del gruppo di maggioranza, con la quale per contrastare il fenomeno della prostituzione veniva chiesto al sindaco Giulia Mugnai di adottare in toto nel comune di Figline Incisa l'ordinanza del sindaco di Firenze Dario Nardella, con la quale vengono multati i clienti.

Dopo l'esposizione di Francesco Sottili si è aperta la discussione con le posizioni  dei vari consiglieri.

"Credo che sia un segnale politico importante – ha affermato Roberto Renzi, Forza Italia – UDC – Dobbiamo cercare di far capire con la mozione che anche la politica è pronta a dare un messaggio forte. Non mi trovo d'accordo in toto con la ordinanza di Nardella ma con gli intenti si". Ha continuato Simone Lombardi, Idea Comune: "Bisogna fare qualcosa ma proibire la prostituzione sarebbe un atto che non funzionerebbe. Io sarei per potenziare l'opera preventiva". Hanno dichiarato di preferire la regolamentazione della prostituzione Giacomo Fabrizi, Pd: "Il problema è non risolvibile attraverso la repressione ma dovrebbe essere regolamentato. Le multe ai clienti si risolvono sempre in una bolla di sapone. Il problema si sposta dove le multe non ci sono" e Clizia Gheri. Hanno poi preso la parola Massimiliano Morandini: "Non sono convinto del provvedimento di Nardella però pone attenzione sul problema. Vorrei che la mia amministrazione fosse sensibile e che si adoperasse in ogni modo su questo tema importante" e Francesca Farini che ha annunciato il proprio 'no' alla mozione con tre motivazioni: "Prima di tutto c'è un ricorso al Tar perchè è ritenuta incostituzionale, poi le mozioni devono essere riportate al territorio e da noi non vedo questo problema. Infine io credo che il tema della prostituzione sia molto più ampio e che debba essere slegato dai crimini ad esso connessi. In altri paesi il fenomeno è regolamentato anche con le tasse".

Nel merito della questione è entrato anche l'assessore Sauro Testi che come sindaco di Bucine emise qualche anno fa un'ordinanza per contrastare la prostituzione sulle strade della Valdambra multando proprio i clienti. Testi spiega: "Sulla provincile 540 c'erano sempre 15 – 20 ragazze durante il giorno. Era diventato un problema di ordine pubblico e di sicurezza. Mi sono trovato a valutare la situazione cercando di dare un approccio di rete. Se a Montevarchi erano tutte nelle abitazioni, a San Giovanni e a Bucine erano in strada. Decidemmo di fare qualcosa anche per i numerosi incidenti".

"Abbiamo dovuto pensare a qualcosa che avesse un senso e che rispondesse alle difficoltà che avevano le forze dell'ordine. Introducemmo un'ordinanza che faceva riferimento al divieto di sosta: a chi si fermava veniva fatto un verbale che poi era mandato a casa. Il fenomeno fu azzerato è vero ma non eliminato. Le ragazze si spostavano a pochi metri, verso il comune di Castelnuovo Berardenga, dove noi non potevamo agire. Senza contare che le multe furono dichiarate illegittime. Questo non è la risposta al problema della prostituzione. Può esserlo invece un progetto più articolato e particolareggiato come quello che abbiamo realizzato in seguito: gli operatori di strada andavano a parlare con le ragazze per dare loro una possibilità di inserimento e di protezione". 

Infine è intervenuto il sindaco Giulia Mugnai: "L'ordinanza del sindaco Nardella intende tutelare l'ordine pubblico e la sicurezza, posso comprendere in una città come Firenze. Ma la problematica è molto più profonda e non può essere affrontata così. Se si vuole intervenire con progetti specifici per salvaguardare chi è in strada e non ha alternativa l'amministrazione è a disposizione. Diversamente non ritengo opportuno approvare un'ordinanza di tale natura che non credo risolva il problema. Magari sposta la prostituzione dalle strade alle case".

La mozione non è passata con 5 voti a favore e 8 contrari. Tra quelli favorevoli anche il voto del presidente del consiglio Cristina Simoni che comunque ha dichiarato di accogliere favorevolmente la proposta del sindaco

Le conclusioni del consigliere Francesco Sottili: "Sono dispiaciuto della mancata approvazione della mozione e della scelta fatta dalla maggioranza del PD di Figline e Incisa presente in consiglio comunale, soprattutto nella sua parte femminile. Ringrazio la collega Ilaria Crucchi, la presidente Cristina Simoni ed il collega Massimiliano Morandiniche hanno accolto l’indirizzo politico tracciato dalla mozione e per aver accolto il mio invito, che prevedeva di coinvolgere tutti gli altri Comuni del Valdarno. Mi scuso e mi assumo la piena responsabilità di questo risultato".

 

 

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