E già. Continuo a pensare che la bravura di Massimiliano Allegri sia una leggenda metropolitana. Anche ieri, nella partita vinta dalla Juventus contro il Bologna, ha dato piena prova di non essere un allenatore da Juventus. Ho ribadito mille volte che Allegri non può essere valutato appieno in una squadra forte come la Juventus, e che le sue vittorie in bianconero sono semplicemente il riflesso del grande mercato di Marotta e Paratici, in grado di mettere a disposizione del tecnico livornese una rosa sempre più competitiva.

Quest'anno la rosa è ancora più forte, la più forte di sempre, ricca di grande talento, fosforo e polmoni: tutte caratteristiche che un allenatore sogna. Eppure Max continua a far giocare la squdra come se stesse competendo per la coppa dell'oratorio, con tutto il rispetto per i ragazzi che in effetti la giocano. Anche ieri serà a Bologna le scelte dell'allenatore sono state incomprensibili. I giocatori mandati in campo in un assurdo 4-4-2 sembrava che dovessero giocare una partita conservativa. Invece la Juventus si doveva giocare il campionato! E come avviene spesso ormai da lungo tempo, la Juventus del primo tempo non ha creato gioco, e non è neppure riuscita a tenere inviolata la porta. Il rigore con cui il Bologna è passato in vantaggio ha scosso la squadra e ha convinto Allegri che doveva cambiare. Facile. In panchina hai Douglas Costa, Bernardeschi, Bentancour, gente che non può non giocare se hai bisogno di vincere la partita.

E' la sua mentalità da provinciale che ha stufato. La Juventus ha bisogno di un allenatore con una mentalità europea. Le avversarie vanno aggredite, e le partite vanno vinte nel primo tempo, esattamente come la Juventus faceva fino all'anno scorso. Chi non ricorda la partita contro il Barcellona? Ma gli esempi sono innumerevoli. Bisogna rispettare le idee calcistiche del tecnico, ma non necessariamente vanno condivise. Quest'anno Max ha deciso di cambiare il suo credo calcistico dopo Cardiff, e Marotta deve prenderne atto. Non è più accettabile che il DS della Juventus continui ad affermare che Allegri resterà ancora a lungo, perchè quest'anno la fortuna gli ha arriso. E l'anno prossimo? 

Saremo al quinto anno con Allegri sulla panchina, eppure è conclamato che già il quarto è di troppo. Quest'anno le cose sono andate bene per le ragioni di cui ho già detto sopra. Ma la squadra ha bisogno di idee calcistiche fresche, di qualcuno che introduca nuove motivazioni. Non è possibile stravolgere la rosa, e in effetti molti giocatori danno l'idea di essere appagati. Una rifondazione è da escludere. Quindi, va cambiato l'allenatore, a maggior ragione se, come sembra, arriverà il settimo scudetto di fila.

Sotto questo punto di vista, viene incontro alla Juventus il fatto che ci sono numerose squadre che cambieranno allenatore la prossima stagione, e Allegri è fortunatamente sulla bocca di tutti. Magari la Premier lo alletterà, come accaduto per Conte, o potrebbe essere il PSG degli sceicchi a proporgli un contratto faraonico. Mi sa che siamo aggrappati esclusivamente alle scelte degli altri club, oppure, lo spero, una decisione consensuale di separazione è stata presa.

In ogni caso, qualcosa l'anno prossimo dovrà cambiare, perchè la Juventus di quest'anno non ha convinto, e l'idea di dover competere ancora una volta per il solo campionato deluderebbe molto i tifosi che ormai sono troppo abituati alle vittorie nazionali. La Vecchia Signora ha bisogno di aggredire la Champions e Allegri non è l'uomo ideale.