L'unione fa la forza. Chi scenderà in campo domani sera dovrà buttare il cuore oltre l'ostacolo, dovrà avere fame, lucidità, tempismo, scaltrezza. Non si può sbagliare. Se qualcuno sente le gambe molli lo dica prima di scendere in campo.

Domani non conta il modulo o il bel gioco, conta solo entrare a far parte del gruppo delle 32 che voleranno in Russia.

San Siro dovrà aiutare la nazionale, come dice Ventura dovrà prenderla per mano. Andare allo stadio e iniziare a fischiare tecnico o ragazzi se la partita non va come ci si augurava non serve a nulla. O almeno non fino al triplice fischio. Dopo si, ognuno potrà esprimere il suo giudizio, applaudire o fischiare, incolpare o elogiare a salvatore della patria.

San Siro dovrà mettere timore ai giganti svedesi, il teatro è quello giusto, al resto dovranno pensare gli spettatori.

Tutti vogliamo andare al mondiale, il calcio unisce il popolo italiano. Quando gioca la Nazionale ci si trova con i vecchi amici, le piazze si colorano di azzurro, il cielo è sempre più blu.

Ci sono ricordi che ti porti dentro per sempre, nel bene e nel male.

Domani sera sapremo quale sarà il destino della nazionale, un gol lo devono fare i ragazzi in campo e uno lo dovrà fare San Siro.