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Osservate
il petto del paziente. Se egli non respira - per annegamento, shock,
folgorazione, vapori chimici o asfissia, o per qualsiasi causa -
eseguite la respirazione bocca a bocca. Agite con prontezza. Chiamate o fate chiamare l’ambulanza al più presto possibile. Attenzione: assicuratevi anzitutto della incolumità vostra e del paziente. La respirazione bocca a bocca può essere pericolosa per il soccorritore in caso di sostanze velenose (acido cloridrico, ammoniaca, biossido di zolfo, acido nitrico). In questi casi è possibile da parte di esperti praticare la respirazione con apparecchi speciali. In caso di folgorazione, assicuratevi prima che il contatto della vittima con la corrente elettrica sia interrotto. Se sono presenti gas o fumo, portate l’infortunato all’aperto. |
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Apertura
delle vie aeree
Il disegno mostra l'iperestensione del collo e la manovra di rotazione della mandibola per consentire l'apertura della bocca e la pervietà delle vie aeree.
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Adagiatelo
sulla schiena. Toglietegli dalla bocca con le dita ogni eventuale
corpo estraneo. Mettetegli una mano sotto il collo e sollevatelo.
Tirate il più possibile indietro la testa tenendone con l’altra
mano la sommità. Tirate il mento verso l’alto per rovesciare
indietro la testa al massimo. Aprite la bocca, spostando la
mandibola dall’alto in basso.
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Respirazione
bocca a bocca
Nel disegno è raffigurato un soccorritore nell'atto di praticare la respirazione bocca a bocca, mantenendo l'iperestensione del collo.
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Controllate di nuovo la presenza del respiro spontaneo sia osservando i movimenti del torace sia accostando la vostra guancia alla bocca del paziente. Se il paziente respira, mettetelo in posizione di sicurezza. |
Scostate la bocca e ascoltate per sentire il soffio dell’aria esalata. Ripetete il procedimento. Se non c’è esalazione d’aria, ricontrollate la posizione della testa e della mandibola. La lingua dell’infortunato potrebbe impedire il passaggio dell’aria. Provate di nuovo.
Se non ottenete alcun risultato, girate su un fianco l’infortunato e percuotetelo energicamente alcune volte tra le scapole per smuovere dalla gola un corpo estraneo. Se si tratta di un bambino, tenetelo per qualche momento a testa in giù, poggiandovelo su un braccio o sulle ginocchia e dategli qualche colpo tra le scapole. Pulitegli bene la bocca.
Riprendete la respirazione bocca a bocca. Soffiate per 1,5-2 secondi, possibilmente osservando con la coda dell'occhio il movimento del torace. Quindi, allontanate la vostra bocca da quella della vittima: l'aria uscirà da sè. Un ciclo insufflazione-respirazione corretto dura più o meno 3 secondi. Se preferite mettete un fazzoletto sulla bocca della vittima e soffiate attraverso il fazzoletto ma sappiate che questo sistema non riduce il rischio di contrarre infezioni. Non smettete finché l’infortunato non comincia a respirare spontaneamente!
Ricordatevi sempre di controllare la presenza del battito cardiaco: una leggera pressione delle dita sul collo dell’infortunato permette di rilevare la presenza del polso carotideo, ossia l’impulso trasmesso dal battito del cuore. In caso di assenza del battito (polso), la respirazione artificiale va abbinata col massaggio cardiaco. Se siete da soli dovete praticare 2 ventilazioni e 15 compressioni del torace. Se siete in due, 1 ventilazione va seguita da 5 compressioni.
Quando rinviene non lasciatelo alzare. Tutto il corpo, cuore compreso, è impoverito di ossigeno e se la vittima si alza troppo presto, insorge il rischio di un grave collasso. Ponete coperte e indumenti sotto e sopra l’infortunato per riscaldarlo. Mettetelo in posizione di sicurezza.
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