Prato, sfruttavano ragazze che si prostituivano. Misure cautelari per due persone
Attività di sfruttamento della prostituzione di giovani donne albanesi
lunedì 29 gennaio 2018 15:53
Sfruttavano ragazze albanesi che si prostituivano a Prato. Nella mattinata di sabato scorso, operatori della Squadra Mobile di Prato hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza di Custodia cautelare in carcere, emessa dall’Ufficio Gip presso il Tribunale di Prato, a carico di un cinquantenne incensurato pratese, nonché della misura dell’Obbligo di presentazione e firma alla Polizia Giudiziaria a carico di una ventisettenne albanese residente a Pistoia.
Le misure cautelari, come riporta una nota della questura di Prato, sono state disposte dall’Autorità Giudiziaria pratese in seguito ad un’articolata attività investigativa realizzata da questa Squadra Mobile, che ha messo in luce l’esistenza di un'attività di sfruttamento della prostituzione di giovani donne albanesi ad opera di un loro connazionale, un trentanovenne pluripregiudicato albanese, irregolare in Italia, attualmente irreperibile, che di fatto gestiva i proventi di alcune giovani connazionali, circa 4/5 ragazze, che si prostituivano a Prato, lungo viale 16 Aprile e viale Nam Dinh, la tangenziale ovest della città, facendosi consegnare da ciascuna di esse una somma di circa 500/600 euro al mese, mentre il ruolo del cinquantenne pratese era quello di accompagnare le ragazze sulla strada, di sorvegliarle rimanendo in zona e di riaccompagnarle poi alle proprie dimore pratesi.
Tale attività di sfruttamento della prostituzione è stata però accertata nei confronti di una trentaquattrenne albanese la quale, volendo svolgere il meretricio su strada, senza sottostare ad alcuno, la sera del 5 aprile 2017 è stata aggredita e minacciata verbalmente, in via 16 Aprile, dalle ragazze gestite dal trentanovenne, tra cui la ventisettenne poi destinataria della misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, che le ha intimato di pagare la metà dei suoi guadagni al connazionale.
La donna, avvicinata da personale di Polizia e molto spaventata dalle minacce, ha deciso di sporgere denuncia sull’accaduto, permettendo l’avvio dell’indagine che ha poi consentito l’emissione dei predetti provvedimenti cautelari, a carico delle tre persone indagate, ovvero del trentanovenne albanese che teneva le fila dell’attività illecita, nonché del cinquantenne pratese, entrambi destinatari della custodia cautelare in carcere, e della ventisettenne albanese per l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Immagine di repertorio