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direttore Paolo Pagliaro

MASSACRO A LAS VEGAS
E TRUMP TACE SULLE ARMI

MASSACRO A LAS VEGAS <br> E TRUMP TACE SULLE ARMI

“Un cecchino solitario non musulmano non corrisponde a nessuna delle narrazioni di Trump. Se si fosse trattato di un attentato islamico o di un uragano che colpisce la popolazione ispanica, avrebbe avuto una linea, ma in questo caso non c'è nulla che possa nutrire il suo ego politico. Questo discorso vuoto sulle Scritture è la misura del fatto che Trump non ha nient'altro da dire”. Così in un’intervista al Corriere della sera Edward Luce, commentatore politico da Washington del Financial Times che boccia l'appello di Trump all'unità del Paese dopo la strage di Las Vegas. “Trump aveva l'opportunità di affrontare il problema delle armi. II fatto che abbia dimenticato di parlarne — o scelto di non dire una parola — non unisce le persone: è una grave omissione – afferma Luce –. Quella di Las Vegas è la sparatoria peggiore della storia moderna: la maggior parte sono avvenute negli ultimi vent'anni dopo Columbine, accompagnate da appelli della polizia a limitare l'accesso delle persone mentalmente instabili ai fucili d'assalto e ad aumentare i controlli di background. Oggi la stragrande maggioranza degli americani, 1'85%, è favorevole a controlli minimi su chi acquista armi”. II discorso di Las Vegas piacerà alla base di Trump, ai suoi sostenitori duri e puri (e quanti sono oggi)? “Non penso che questa strage avrà un impatto politico. Infiammerà comprensibilmente la sinistra perché non c'è controllo sulle armi. Ma non credo che la sua base sarà influenzata in alcun senso”. (Red – 3 ott)

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