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FASSINO A BERSANI:
ERRORE DIVIDERSI

FASSINO A BERSANI: <BR> ERRORE DIVIDERSI

"II rischio è di far vincere la destra estrema di Salvini o il M5S": così Piero Fassino intervistato da Il Mattino si rivolge a Bersani e dice: “Sai quanto fu difficile fare l'Ulivo vedersi dopo il voto sarebbe troppo tardi”. Nei prossimi giorni Fassino vedrà Mdp e metterà sul tavolo tutte le ragioni per un accordo. L'orizzonte è un centrosinistra largo e unito. E precisa: “Sino a ora
abbiamo acquisito la disponibilità importante di Campo progressista, Verdi, Socialisti italiani, Democrazia solidale, Italia dei valori e sono in corso colloqui con i radicali. Emerge, chiara, la volontà per un'alleanza di centrosinistra”, “si sta procedendo passo dopo passo”. Sull'accordo con Mdp poi sottolinea: “Se scendiamo nel merito dei temi non vedo distanze incolmabili tra Mdp e le altre forze che concorrono a comporre la coalizione”. A chi individua Renzi come la causa di un mancato accordo Fassino replica: "La legge elettorale non chiede alle coalizioni di indicare prima del voto il candidato premier. Se il centro sinistra vincerà e sarà chiamato ad avanzare una proposta è chiaro che proporrà un nome condiviso”. “Il tempo gioca contro la nostra unità. Fermiamoci. Ricominciamo dalle cose che uniscono" dice inoltre dalle pagine de La Stampa, rivolgendosi a Pierluigi Bersani, Arturo Parisi. E l'ideatore dell'Ulivo invita: "Ricominciamo ora dalle cose che ci uniscono. Primarie finite con questa legge". E sottolinea: “Le primarie sono rese inutili dalla Legge Rosato”. Alla domanda sul possibile nuovo premier quindi risponde: “Per nostra fortuna Gentiloni è al timone del governo presente. A garanzia di una condotta ferma, prudente e continua. Fino a nuov'ordine. Renzi è alla guida del suo partito, con una leadership che non mi risulta in discussione” e “la possibilità che qualcuno possa essere investito direttamente dal voto della responsabilità di governo è sparita con la stessa idea di una candidatura a premier e prima ancora quella di leader della coalizione”. (21 nov - red)

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