BILANCIO APPROVA NUOVA PESCARA E L'AQUILA CAPOLUOGO. LAVORI CONVULSI IN COMMISSIONE STATUTO: DOMANI E DOPODOMANI SEDUTA ASSEMBLEA

CONSIGLIO ABRUZZO: MARATONA TRA POLEMICHE E CAOS PER RIFORMA ELETTORALE

6 Agosto 2018 19:34

Regione - Politica

L'AQUILA – È in pieno svolgimento tra polemiche e confusione l’ultimo atto di una consigliatura travagliata e caratterizzata quasi sempre da scontri, soprattutto interni alla maggioranza.

A palazzo dell’Emiciclo, sede del Consiglio regionali all’Aquila, è in atto una vera e propria maratona che potrebbe protrarsi nella notte, nella varie commissioni per portare gli ultimi provvedimenti all’approvazione dell’assemblea che si riunirà domani e dopodomani, molto probabilmente per l’ultima volta, alla luce delle imminenti dimissioni del governatore-senatore del Pd, Luciano D’Alfonso, al quale la Giunta per le elezioni del Senato, dopo aver stabilito l’incompatibilità nella seduta dei giorni scorsi, ha inviata una comunicazione per posta in cui si intima di optare per una delle due cariche elettive entro tre giorni.

La commissione Bilancio ha licenziato all’unanimità il Pdl sulla Nuova Pescara e sull’Aquila capoluogo in seguito alla quale hanno mostrato soddisfazione il consigliere pentastellato Riccardo Mercante e il consigliere del Pd, l’aquilano Pierpaolo Pietrucci.

Ma le attenzioni sono incentrate sui lavori della commissione Statuto che per volontà della maggioranza di centrosinistra e Fi sta operando per approvare una mini riforma elettorale, manovra che ha fatto gridare allo scandalo e “all’inciucio tra Pd e Fi” le opposizione del movimento cinque stelle e anche parte del centrosinistra.

“Inciucio” attributo dalla Lega all’alleato forzista in una nota di ieri nella quale ancora una volta si è messo in discussione l’unità del centrodestra alle prossime elezioni regionali. 

Iniziati alle 12 in una clima di confusione e tensione, i lavori della commissione Statuto chiamata all’esame della riforma di alcuni temi legati alla legge elettorale, tra cui lo sbarramento per entrare all’Emiciclo, sono stati sospesi diverse svolte.

L’ultima in ordine di tempo decisa dal presidente, Sandro Mariani, capogruppo del Pd, parla di aggiornamento alle 18 e 30.

Vista la complessità delle tematiche, le polemiche che sono divampate “per cambiamenti delle regole a fine legislatura” e lo scontro in atto tra la maggioranza di centrosinistra, a suia volta non compatta, e Fi, favorevoli al licenziamento, da una parte e le altre opposizioni dall’altra, si preannuncia una maratona che potrebbe terminare nella notte. Sono comunque diverse decine gli emendamento ed i subemendamenti, ostruzionistici e di contenuto, che verranno presentati. 





La mini riforma prevede, per l’ingresso nel parlamento abruzzese, uno sbarramento dell’8 per cento per i partiti che corrono da soli e del 4 per cento per quelli che sono in coalizione, questo modificando l’attuale 2 e 4 per cento: inoltre, nel pdl c’è il cambiamento sui calcoli per i seggi dei partiti delle coalizione perdenti.

Sulla soglia di sbarramento non sembra esserci accordo tra le due forze politiche: Pd e Forza Italia potrebbero incontrarsi sul 5 per cento per chi corre da solo e del 3 per cento in colazione. 

Altra novità, contenuta in una proposta presentata nel novembre scorso dall'attuale assessore al Turismo, Giorgio D'Ignazio, consigliere di maggioranza di Civica popolare, quando era ‘solo’ consigliere regionale di Alternativa popolare eletto nelle file dell’opposizione, in Ncd, è rappresentata dalla cosiddetta surroga per i consiglieri regionali nominati assessori: con la norma in questione, cederebbero il seggio in assemblea ai primi dei non eletti qualora entrassero in giunta, pur mantenendo lo scranno da consigliere nel caso in cui dovesse essere estromessi dall’esecutivo con la new entry che uscirebbe.

Si questo Pdl la scadenza per la presentazione degli emendamenti è stata fissata per le ore 19 e 30.

La proposta ricalca quanto previsto già in altre Regioni, tra cui qualche mese fa in Lombardia, è finalizzata essenzialmente alla governabilità – argomentano i sostenitori – in modo che chi ha incarichi di giunta non debba essere costretto a stare in aula a garantire il numero legale, e i costi non aumenterebbero perché lo stesso budget sarebbe suddiviso per più persone, tra consiglieri e assessori.

Anche questi provvedimenti, se linciati, saranno al vaglio nella seduta di domani. 

Sulla proposta c’è stato il duro intervento di Rifondazione comunista che attraverso l’ex consigliere regionale, Maurizio Acerbo, attacca il Pd, di Articolo 1 Mdp che sulla stessa lunghezza d'onda afferma che “il Pd si è mosso in totale solitudine”, mentre si registra il totale silenzio del Movimento cinque stelle. 

Sull'argomento sono entrati a gamba tesa anche i consiglieri regionali del M5S Sara Marcozzi, Riccardo Mercante, Domenico Pettinari, Gianluca Ranieri e Pietro Smargiassi: “Parola d’ordine: spremere l’Abruzzo fino alla fine. È questo il motto del Pd morente che tenta un ultimo colpo di coda per cercare di “non perdere troppo” alle imminenti elezioni regionali. Tanta la paura della debacle, che tentano di cambiare le regole del gioco il giorno prima di quello che sarà l'ultimo consiglio regionale della legislatura. E se per farlo c’è da calpestare regolamenti e leggi regionali poco importa, quello che conta è una poltrona garantita”, scrivono in una nota.

È aspra e sferzante anche la presa di posizione che il consigliere di Sinistra Italiana, Leandro Bracco, ha reso nota tramite un comunicato stampa, diramato questa mattina: “Il punto più basso toccato da quando, nel lontano 1970, si votò per la prima volta per le elezioni regionali. Un atteggiamento improntato ad arroganza e prepotenza istituzionale. Un modo di agire che calpesta il concetto di rappresentatività e che considera carta straccia la Costituzione della Regione Abruzzo ossia il proprio Statuto. Che il Partito democratico fosse alla canna del gas, pure gli ebeti lo avevano compreso. Ma che a quattro mesi dal voto si facesse promotore di radicali modifiche alla legge elettorale, in pochi potevano immaginarlo”.





“Negare l'elezione di un consigliere regionale sotto la soglia dell'8% e confezionare il tutto nelle ultime 72 ore prima delle dimissioni di D'Alfonso segnano per quanto ci riguarda la pietra tombale rispetto a dialoghi sul piano regionale con il Partito Democratico”, ha commentato Daniele Licheri di Sinistra Italiana.

“Le proposte articolate con gli emendamenti alla legge elettorale regionale che andranno in commissione lunedì, non rappresentano il modo migliore per chiudere questa legislatura. Le regole democratiche si scrivono insieme e in tempi non sospetti”, hanno scritto i coordinatori regionali di Art.1-Mdp Abruzzo Tommaso Di Febo e Fabio Ranieri

COMMISSIONE BILANCIO APPROVA PROPOSTE DI LEGGE SU NUOVA PESCARA E L’AQUILA CAPOLUOGO

La Commissione Bilancio del Consiglio regionale ha approvato all’unanimità le due proposte di legge sull’istituzione della nuova Pescara e sull’Aquila capoluogo.

I due testi di legge domani saranno sottoposti all’esame del Consiglio regionale, probabilmente, nell’ultima riunione della consigliatura, visto che il governatore-senatore del Pd, Luciano D’Alfonso, dovrebbe dimettersi nei prossimi giorni dall’incarico elettivo in Regione, quindi, scatterebbe il periodo pre-elettorale nel corso del quale è permessa solo la ordinaria amministrazione.

Il consigliere regionale del M5S, Riccardo Mercante, sottolinea “meglio tardi che mai”.

“L’enorme ritardo – spiega ancora il pentastellato – con cui l’Abruzzo di D’Alfonso ha dato seguito alla volontà popolare sul Referendum della Nuova Pescara, dell’ormai lontano 2014, rimarranno impresse nella memoria degli abruzzesi. Così come rimarranno impressi i milioni di euro che questo ritardo ha fatto perdere alla nuova città metropolitana d’Abruzzo. Oggi è finalmente arrivato il voto unanime della commissione sulla legge che istituisce la Nuova Pescara. Il M5S presentò la stessa legge già da ottobre 2014, a soli 4 mesi dall’espressione del voto popolare. Dopo il cambio di rotta del presidente D'Alfonso, dapprima contrario e poi favorevole, resta il rammarico di aver perso quattro anni visto che la maggioranza di governo di questa regione ha aspettato un’intera legislatura prima di approvare una norma dovuta ai cittadini”, spiega ancora il consigliere che annuncia una stretta vigilanza per arrivare all’attuazione. 

Il consigliere regionale del Pd, Pierpaolo Pietrucci, mostra soddisfazione per l’approvazione del Pdl sull’Aquila capoluogo, anche questo da tempo fermo in commissione: “Sono soddisfatto perché si è dato seguito a quanto avevamo stabilito: i progetti di legge L’Aquila capoluogo e sulla Nuova Pescara hanno marciato in parallelo, e sono stati approvati all’unanimità nella stessa seduta della Commissione Bilancio. Ora manca l’ultimo miglio, l’approvazione del Consiglio regionale”. 

Per Pietrucci il percorso congiunto “dei due progetti di legge ha un significato decisivo, perché da un lato sulla Nuova Pescara sancisce l’esito di un percorso referendario, dall’altro dà all’Aquila maggiori e più incisivi strumenti per esercitare il suo ruolo di capoluogo: parlo di risorse aggiuntive e del coordinamento più stretto tra la Regione, il Comune capoluogo e i Comuni limitrofi al capoluogo di regione. Fondamentali in questo senso anche il fatto che si avvicini maggiormente L’Aquila alla Regione, rendendo il capoluogo più fruibile e accessibile attraverso la valorizzazione delle sue peculiarità, e la messa in atto di un disegno innovativo, che concepisce L’Aquila in rapporto al suo territorio di riferimento”.

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