SUMMIT COALIZIONE ABRUZZESE: PACE RITROVATA MA TANTI NODI; ''SE SARA' MARSILIO, GLI DAREMO UNA MANO''; LE QUESTIONI GEROSOLIMO, DI MATTEO E LIRIS

REGIONALI: CENTRODESTRA FA QUADRATO, ”A LAVORO, ROMA DECIDA SUBITO PRESIDENTE”

17 Dicembre 2018 23:45

Regione - Politica

SAN GIOVANNI TEATINO – Una commissione per il programma e una segreteria organizzativa per recuperare il troppo tempo perduto, ma anche tanti nodi politici ancora da sciogliere, a partire da quello, più semplice per la verità, del via libera definitivo dal tavolo romano del candidato alla presidenza che questo punto con grandi probabilità sarà il senatore di Fratelli d’Italia Marco Marsilio, romano di origini abruzzesi: a 53 giorni dalle elezioni regionali del 10 febbraio prossimo, e dopo mesi di litigi, tensioni e veti incrociati, il centrodestra, unica coalizione ancora senza testa, fa quadrato e, nel primo summit regionale operativo allargato ai centristi ed ai civici, fa scattare la missione per vincere la partita aprendo di fatto la campagna elettorale.

Al primo posto della roadmap decisa a San Giovanni Teatino (Chieti) c’è la richiesta nei confronti dei vertici nazionali di sbloccare la vicenda del candidato alla presidenza sul quale Forza Italia e Lega abruzzese sono stati freddi fino a ieri sera, a ruota seguono le vicende sulle quali si agita lo spettro del veto, emerse nel corso della discussione di questa sera durata circa tre ore, legate alle posizioni di alcuni ex centrosinistra che bussano alla porta della coalizione, come gli ex assessori regionali, del Pd Donato Di Matteo, e di Abruzzo Civico, Andrea Gerosolimo, entrambi usciti dalla giunta, perché in rotta da tempo con l’ex presidente, Luciano D’Alfonso, ora senatore dem.

Gerosolimo avrebbe chiesto la candidatura della moglie Marianna Scoccia, ex consigliere ed assessore provinciale di An, ora sindaco di Prezza (L'Aquila), nella file dell’Udc.

Sul tavolo questa sera anche la questione della candidatura di rappresentanti del centrodestra protagonisti di cambi di casacca dell’ultimora, su tutti un pezzo da novanta come il vice sindaco dell’Aquila Guido Liris, che ha rotto con i vertici azzurri ed è accostato con insistenza a Fratelli d’Italia, che all’Aquila ha il sindaco nella persona del suo amico Pierluigi Biondi, con il quale sono stati protagonisti del caso L’Aquila caratterizzato dalla scissione in Forza Italia e dal defenestramento dell’assessore al Bilancio, l’azzurra Annalisa Di Stefano.

Più facile, almeno sulla carta, sembra l’investitura del coordinatore laziale di Fdi, Marsilio: dopo il placet da parte di Silvio Berlusconi, manca solo il sì del leader leghista Matteo Salvini, che tuttavia non sarebbe automatico.





Non si sa se arriverà al termine di un tavolo con il leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni: da questo punto di vista si è appreso che nei giorni scorsi i tre hanno delegato dirigenti di partito per le elezioni suppletive alla Camera in Sardegna dopo le dimissioni di un pentastellato, per le quali è stata candidata la forzista Daniela Noli, 42 anni ex dipendente del gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, già candidata alle politiche del 4 marzo scorso.

Fin qui le poche indiscrezioni emerse da una riunione nella quale il centrodestra ha cercato anche di darsi una linea nella comunicazione.

In serata infatti è arrivata una nota sulle risultanze del summit. La coalizione informa che si è insediato il coordinamento delle liste con i leader dei partiti e dei movimenti che si dicono “pronti alle elezioni regionali”.

“Al centro dell’incontro i programmi che i partiti e i movimenti hanno messo sul tavolo con l’obiettivo di condividere una linea comune, la composizione delle liste, e le questioni organizzative”, si legge in una nota.

All’incontro di insediamento erano presenti Giuseppe Bellachioma, coordinatore e deputato della Lega Abruzzo, Nazario Pagano e Antonio Martino, rispettivamente coordinatore regionale e senatore e segretario organizzativo e deputato di Forza Italia, Etelwardo Sigismondi, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Gianluca Zelli, coordinatore del movimento civico Azione Politica, Angelica Bianco, della Democrazia Cristiana, Paolo Arquilla, di Energie per l’Italia, Gianni Chiodi, Movimento Idea, Roberto Assenti, Popolari per l’Italia, ed Enrico Di Giuseppantonio, Udc.

“Dal tavolo è emerso l’auspicio di un allargamento della coalizione a quelle realtà che intendono rappresentare un’alternativa forte all’attuale gestione dell’ente regione, dando un chiaro segnale di discontinuità. Il coordinamento si augura che il tavolo nazionale del centrodestra designi al più presto il candidato presidente per partire immediatamente e senza altri indugi con la campagna elettorale”, conclude la nota.





Di “riunione proficua” parla il senatore  Pagano: “Abbiamo istituito una commissione per il programma e una segreteria organizzativa per tutti gli adempimenti di rito, abbiamo ribadito che qualsiasi ipotesi di rinvio delle elezioni non può essere considerata”, spiega ad AbruzzoWeb.

Dal tavolo è emersa la volontà di “adeguarsi alla decisione del tavolo romano” tra Berlusconi, Salvini e Meloni che ancora non riesce a riunirsi, dopo che proprio oggi il presidente di Forza Italia in un'intervista all'AdnKronos ha “benedetto” Marsilio, nonostante ieri azzurri e leghisti abruzzesi avessero reagito con freddezza all'intervento del senatore romano che dalla convention regionale di Fratelli d'Italia di ieri a Francavilla al mare, si era autoproclamato candidato.

“Nel giro di un paio di giorni e, comunque, entro questa settimana, il tavolo di Roma si riunirà e indicherà il nome del candidato per l'Abruzzo”, afferma Pagano.

A margine della riunione, il coordinatore azzurro parla anche dell'ex parlamentare di Forza Italia Fabrizio Di Stefano, che ha annunciato la sua candidatura a presidente di Regione sostenuto da Civiche d'Abruzzo: “Gli chiederemo di far parte della squadra – dice – e di rientrare nel perimetro del centrodestra una volta che da Roma verrà indicato il nome del candidato governatore”.

“Finalmente ci siamo messi a lavorare congiuntamente”, continua parlando della riunione, e a proposito delle parole di Berlusconi dice: “Ha ritenuto di fare quelle affermazioni evidentemente sulla base di una valutazione, collegata a cosa non lo so perché non l'ho sentito, l'ho letta come l'avete letta voi”.

Sul numero di liste che il centrodestra metterà in campo, infine, Pagano spiega che “oltre a quelle di Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia ci sarà quella di Zelli e una o più liste dell'area di centro, che deve ancora decidere se costituirne una unitaria o più d'una, poi presumibilmente ci sarà la lista del presidente, alla quale daremo tutti una mano”. (b.s. – m.sig.)

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