REGIONALI: IAMPIERI (FI), ”SIAMO ANCORA IN CORSA PER CANDIDATO PRESIDENTE”

di Alessia Centi Pizzutilli

17 Dicembre 2018 14:12

Regione - Politica

L’AQUILA – “Forza Italia sarà protagonista delle prossime elezioni elettorale ed è ancora in corsa per la candidatura alla Presidenza della Regione Abruzzo”.

È quanto dichiara ad AbruzzoWeb il consigliere regionale azzurro Emilio Iampieri, a 54 giorni dal voto per il rinnovo del Governo regionale abruzzese, per cui sono in corsa il consigliere regionale del Movimento cinque stelle, Sara Marcozzi, e l’ex vice presidente del Consiglio superiore della Magistratura, Giovanni Legnini, per il centrosinistra, mentre il centrodestra ancora non ha ufficializzato il candidato che correrà per la coalizione.

In attesa del tavolo nazionale, che dovrebbe riunirsi a stretto giro, il senatore di Fratelli d’Italia, Marco Marsilio, ieri, ha annunciato le sue dimissioni in vista della candidatura, ma Lega e Fi hanno tenuto a precisare che “si tratta di una sua iniziativa, non c’è ancora nessuna ufficialità”.





Sullo sfondo c’è il caos nel centrodestra aquilano, culminato con il gruppo dei “ribelli” che hanno lasciato Fi per convergere nel nuovo movimento “Insieme per L’Aquila”, nato sotto la regia del vice sindaco del capoluogo, Guido Liris, che sarebbe sempre più vicino ai meloniani, con il beneplacito del primo cittadino, Pierluigi Biondi.

Lo scontro tra i forzisti aquilani e i vertici regionali del partito di Silvio Berlusconi è nato a seguito del congelamento delle deleghe da parte del sindaco all'assessore Annalisa Di Stefano, “rea” di essersi schierata con il deputato abruzzese di Forza Italia Antonio Martino, isolando il vice sindaco, in rotta con gli azzurri.

Sulla vicenda, pur non entrando nel merito, Iampieri sottolinea che “Le persone in questione sono tutti amici, a loro mi lega un rapporto di stima e affetto da oltre vent'anni. Ci sarà una riflessione, Forza Italia è un partito in crescita che ha grandi potenzialità e sarà protagonista delle prossime elezioni, sono convinto che l'azione dell'onorevole Martino in alcuni casi sia stata fraintesa, perché lui è un uomo di grande capacità e sono convinto che i suoi propositi sono stati sempre positivi e in favore dell'Aquila”. 

“Il 'caso' è una dinamica legata all'amministrazione aquilana e non credo di avere titolo per entrare nel merito della questione – aggiunge il consigliere regionale – ma il mio auspicio è che si ricomponga quanto prima, sono certo che alla fine la maturità, l'intelligenza e la capacità di tutti porterà a rafforzare il partito e non ad indebolirlo, ho la massima fiducia nei nostri dirigenti”.





La “goccia” che ha acceso lo scontro nel Comune dell’Aquila, sarebbe, secondo quanto riferito dal nuovo gruppo nella conferenza stampa di presentazione, da imputare ad una frase dell'ex coordinatore comunale, Stefano Morelli, collaboratore di Martino alla Camera che dimettendosi dal suo ruolo di coordinatore cittadino, ha lasciato il posto pro tempore proprio al deputato: “Se non partecipate alla riunione siete fuori dal partito”.

Frase smentita dall’ex coordinatore, “colpevole”, secondo i “ribelli” di aver annunciato pubblicamente il suo sostegno alla ricandidatura di Iampieri, tirato in ballo dal consigliere comunale del nuovo movimento Ferdinando Colantoni, che in quell’occasione ha ribadito: “Morelli ha platealmente dichiarato di votare e sostenere il consigliere regionale Emilio Iampieri” e ha aggiunto “a me non sta più bene che L'Aquila debba stare sotto Bazzano, sotto la capella di Pescara e, poi, proprio nel capoluogo abruzzese si vada ad eleggere un marsicano”. 

A quelle parole Iampieri replica: “Quella di Morelli è una posizione personale, è un mio amico, ma comunque oggi le logiche di campanile non hanno senso: ho dimostrato sempre massima attenzione e affetto per L'Aquila, che non è solo la città di chi ci è nato, ma anche di chi la ama, io amo profondamente L'Aquila, tanto che la mia azione politica è stata tesa a far creare una osmosi sempre più profonda tra il sindaco di Avezzano, Gabriele De Angelis, e il primo cittadino aquilano, nell'interesse reciproco di questo territorio che può essere unito per combattere contro la costa, perché l'amministrazione guidata dall’ex governatore Luciano D'Alfonso, oggi senatore, ha danneggiato ed acuito tantissimo il divario tra la costa abruzzese e le aree interne. Se ci chiudiamo al nostro interno facciamo logiche di campanile del secolo scorso, facciamo il gioco della costa che ci sta togliendo tutto. Il vero problema dell'Aquila è la spogliazione di funzioni centrali e amministrative a vantaggio proprio delle aree costiere, quindi noi dobbiamo ragionare insieme: Avezzano, L'Aquila e Sulmona devono essere città sinergiche, dobbiamo dare forza e centralità al capoluogo, e riprenderci dall'Aquila delle funzioni che oggi sono a Pescara e non verso altri territori”, ha concluso.

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