REGIONALI: IN FDI DUELLO MARSILIO-RUSSO, SFIDA DIRIGENTI ABRUZZO INTERNO E COSTA

6 Ottobre 2018 20:35

Regione - Politica

L’AQUILA – In un momento in cui in Fratelli d’Italia regna la confusione e le divisioni interne, e tra gli alleati ogni manovra è ferma, tanto da serpeggiare malumori e preoccupazioni, a tenere banco sono accordi più o meno sottobanco, contatti ufficiosi ed indicazioni. 

Tutte azioni che hanno alla base la lotta territoriale tra Abruzzo montanti e costiero per la scelta del candidato alla residenza per il centrodestra alle elezioni del 10 febbraio prossimo che il tavolo nazionale ha assegnato a Fdi nell’ambito della ripartizione delle quattro regioni al voto nel 2019. 





A tale proposito, dagli ambienti politici di centrodestra trapela una strategia portata avanti dal sindaco dell’Aquila di Fdi, Pierluigi Biondi, appena scaricato dal suo partito e dal veto degli alleati nella corsa alla candidatura, e dalla Lega aquilana, in testa il parlamentare e assessore comunale Luigi D’Eramo, e anche dal vice sindaco forzista Guido Liris, vice coordinatore regionale: porre con forza al leader nazionale, Giorgia Meloni, la soluzione del senatore Marco Marsilio, di origini abruzzesi, e amico del primo cittadino, in linea con le indicazioni date dal coordinamento regionale di inserire nella risa dei papabili solo figure politiche e di appartenenza. 

Una linea non accolta a Roma che continua a sondare anche i cosiddetti esponenti della società civile. E a tale proposito, la mossa dei tre uomini forti del centrodestra aquilano che governa da 15 mesi il Comune dell’Aquila, è tesa a contrastare l’ascesa del manager della comunicazione, il pescarese Michele Russo, responsabile nazionale della comunicazione, molto stimato dalla Meloni e ben visto dai vertici forzisti abruzzesi, a cominciare dal coordinatore regionale e senatore Nazario Pagano

Al “armare” la mano dei sindaco il sospetto, per lui certezza, che alla base della sua esclusione ci sia anche la mano di Russo che avrebbe tramato attraverso le sue conoscenza abruzzesi e romane, queste ultime si vocifera molto influenti.





Su Russo inoltre, si sarebbero espressi favorevolmente i coordinamenti provinciali di Chieti e Pescara che si sarebbero orientati su di lui, mettendo da una parte il capogruppo al comune di Pescara, Guerino Testa, ex presidente della provincia ed ex Fi e Nuovo Centrodestra. Non si sa quale posizione assumeranno in questa diatriba i due coordinatori regionali, Giandonato Morra, di Teramo, e Etelwardo Sigismondi, del Chietino, quindi uno delle aree interne e uno di quelle marine.

Comunque, si profila uno scontro tra le due anime del partito della Meloni, a meno che i vertici regionali di Fi e Lega non riescano nell’intento di convincere il tavolo nazionale della coalizione a cambiare cavallo in Abruzzo alla luce delle difficoltà evidenziare finora nella scelta.

Una ipotesi tornata d’attualità in seguito ai fatti accaduti in Sardegna, Regione nella quale si registra la fuga in avanti proprio dei meloniani che hanno presentato il loro candidato alla presidenza nonostante nel tavolo nazionale la casella fosse andata agli azzurri. (b.s)

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: