PRIMA TAPPA ELETTORALE DEL VICEPREMIER E LEADER LEGHISTA,''RAZZISTI QUELLI DI SINISTRA, CONTRO ITALIANI'', AI CANDIDATI DICE, ''RIPORTATE SCRIVANIE IN STRADA''; CONTRO-MANIFESTAZIONE ALLA CAMERA DEL LAVORO

REGIONALI: SALVINI A SULMONA, ‘PRONTO PER PROCESSO’, IN MIGLIAIA LO ACCLAMANO

27 Gennaio 2019 19:44

Regione - Politica

SULMONA – Una piazza XX Settembre e corso Ovidio stracolma  ha accolto a Sulmona il vice premier Matteo Salvini, leader della Lega, nella prima tappa del suo nuovo tour elettorale in Abruzzo, prima di recarsi questa sera ad Avezzano.

“Noi siamo qui in Abruzzo per riaprire quello che la sinistra ha chiuso e cioè ospedali e tribunali. La Regione è fondamentale, è la regione che apre e chiude gli ospedali. Ma sulla sanità non si può risparmiare. Qui tra 15 giorni si cambia”, ha esordito il ministro dell’Interno accanto alla candidata della Lega alle Regionali Antonietta La Porta, e a tutto lo stato maggiore leghista abruzzese, a cominciare dal cooridinatore regionale, il parlamentare Giuseppe Bellachioma.

Ha poi subito affrontato  la vicenda della richiesta da parte del Tribunale dei ministri di Catania, di procedere contro il ministro dell’Interno per sequestrato aggravato dall’abuso di potere e perché era consapevole che sulla nave militare Diciotti, di fatto territorio italiano, c’erano immigrati minori non accompagnati.

“Sono orgoglioso di aver dimostrato che l’immigrazione si può mettere sotto controllo e la lotta agli scafisti si può fare. Io dovrei essere processato perché ho difeso i confini del mio Paese? Sono pronto, non ho alcun problema lo dico per rispetto alla stragrande maggioranza dei magistrati. Ho passato un weekend movimentato ma con i miei figli. Non ho alcuna intenzione di mollare”.  





“Basta con la falsità dei radical chic e dei salotti buoni che invitano ad aprire i porti, in Italia arriverà solo chi è in regola – ha aggiunto  – Gli altri li ospitino nelle loro ville i signori della sinistra. Per noi vengono prima gli italiani e imprescindibile è la loro sicurezza”

“I più spregevoli sono quelli che in una giornata come oggi, il Giorno della Memoria, hanno insultato la memoria di quei morti paragonando i campi di sterminio al rispetto delle regole. Sarà giusto tra poche settimane onorare la memoria delle vittime delle Foibe, le vittime dei criminali vanno onorate, ricordate e rispettate. Paragonare i campi di sterminio all’immigrazione non ha senso ma la risposta siete voi. Io sono orgoglioso di questi 7 mesi”, ha aggiunto Matteo Salvini. “Nell’elenco di quelli che mi insultano c’e’ anche una pornostar: mi mancava, non mi faccio mancare nulla. C’è anche una sindacalista della Cgil che mi vuole morto, ma io vado oltre”, ha aggiunto.

Sotto il palco ha poi chiesto ad un ragazzo del Niger  se lavorasse. Il giovane ha fatto capire di no, “vabbè, diciamo che ci stiamo attrezzando”, ha scherzato Salvini.

“L'immigrazione controllata , limitata e qualificata è un valore aggiunto- ha dunque dichiarato ai cronisti -, a me non piace chi viene e poi dice 'questo non mi piace, non voglio il presepe…'. Se uno è qui per integrarsi e portare rispetto è un valore aggiunto. Gli unici razzisti sono quelli di sinistra, sono razzisti nei confronti degli italiani. L'unico modo per evitare stragi nel Mediterraneo è evitare che tante persone si mettano su gommoni sgonfi pagando scafisti che poi comprano armi e droga. Io complice degli scafisti non lo sarò mai. Ho firmato io personalmente per aprire i corridoi umanitari”, ha sottolineato.

Poi, rivolgendosi ai candidati della Lega alle prossime amministrative ha detto: “Una volta eletti, riportate le scrivanie in mezzo alla strada, non fate come quelli del Pd”.





Una ventina di associazioni nel pomeriggio ha organizzato un “momento alternativo”  al comizio della Lega alla Camera del Lavoro.

“Esprimiamo la nostra desolazione e il nostro fermo dissenso  – si legge in un aloro nota – riguardo la politica discriminatoria e restrittiva che il governo attuale ha adottato nei confronti degli immigrati legalmente soggiornanti e dei richiedenti asilo. Consideriamo vergognosa e disumana, oltre che illegittima, la decisione di mantenere i porti e gli occhi chiusi di fronte una evidente emergenza umanitaria. Riteniamo sconsiderato ed aberrante il fatto di considerare la Libia un porto sicuro. L’ultimo rapporto delle Nazioni Unite parla di “orrori inimmaginabili per i rifugiati e i migranti catturati” sullo sfondo di una agghiacciante connivenza istituzionale. Riteniamo questo governo responsabile di tutti i ragazzi morti nei lager libici, delle donne stuprate, delle torture e delle stragi in mare”.

Alle ore 21 Salvini sarà ad Avezzano al teatro dei Marsi. Il 30 gennaio, se le condizioni meteorologiche lo permetteranno, sarà a Castel di Sangro (L'Aquila), in caso contrario a Giulianova (Teramo). Il 3 febbraio in Val Vibrata ed Atri (Teramo) e a Giulianova, se dovesse saltare la visita il 30 gennaio. Il 7 Salvini sarà ad Ortona (Chieti) e poi a Pescara, al palasport, per il comizio di chiusura.

 

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