SICUREZZA A24-A25: PEZZOPANE, ”CONFRONTO TRA SDP E MINISTRO IN PARLAMENTO, NO A VALUTAZIONI ‘A OCCHIO”’

20 Ottobre 2018 17:27

Regione - Cronaca

L'AQUILA – “Sulle reali condizioni delle infrastrutture abruzzesi non ci stanno facendo capire nulla. Il ministro Danilo Toninelli dice cose gravi, esibisca i documenti e con Strada dei Parchi vi sia un chiarimento nella trasparenza. Siamo alla farsa. Insomma, si tratta solo di uno sporco gioco terroristico o esiste un pericolo incombente?”. 

Stefania Pezzopane, deputata e responsabile Terremoti e ricostruzione del Partito democratico, torna sulla vicenda della sicurezza dei viadotti dei tratti autostradali della A24 e della A25.

“Invece di gironzolare sotto i viadotti – continua – per produrre personali valutazioni 'a occhio', il ministro venga alla Camera con tutte le carte e parli con gli atti. E vengano anche i rappresentanti di Strada dei parchi, in modo da potersi confrontare con Toninelli in Commissione. Ed il ministro, accolga i miei emendamenti al decreto Genova, deve utilizzare i tanti soldi non impegnati nel Fondo sviluppo e coesione. Li potrebbe inserire nel decreto Genova e impiegarli subito, senza togliere un euro all'Abruzzo”.

“L'importante è che la pianti con pagliacciate che impauriscono le persone e, con gli annunci di limitazioni del traffico, che danneggiano le imprese e isolano l’intero Abruzzo”, conclude.

Intanto ieri, la società Strada dei Parchi, concessionaria dell'Autostrada A24-A25, ha deciso di chiedere “l'accesso agli atti del ministero delle Infrastrutture e Trasporti per individuare in quali uffici del Mit siano fermi i documenti, i progetti, e le prove tecniche inviate nelle settimane scorse al ministero stesso dal concessionario a seguito della richiesta degli uffici di effettuare prove di carico sui viadotti, così come prevedono le nuove norme tecniche del 2018”. 





La concessionaria, prosegue Strada dei Parchi in una nota “intende capire se, ed eventualmente per quale motivo, le analisi non siano state sottoposte all'attenzione del ministro Danilo Toninelli prima dell'adozione di qualsiasi provvedimento che interessi le infrastrutture della A24 e A25, considerato che i controlli effettuati non sono fermi a quelli antecedenti alla nuova e più stringente normativa, così come erroneamente affermato”. 

“I progetti definitivi, dettagliati e corredati di tutte le verifiche e i risultati delle prove di laboratorio, sono stati inviati al ministero già dal settembre 2017. Da aprile 2018, dopo l'analisi e l'approvazione del Provveditorato alle opere pubbliche, i progetti sono fermi in qualche scrivania del ministero aspettando il via libera ai lavori”, afferma il gestore delle due autostrade che collegano Abruzzo e Lazio. 

“Dal settembre scorso – dice la concessionaria – abbiamo provveduto, come richiesto dal ministero, a rifare tutti i calcoli e le prove di staticità dei viadotti, utilizzando i parametri introdotti dalle normative tecniche del 2018. Questi nuovi esami sono stati inviati al ministero tra settembre ed i primi di ottobre”.

Attivazione delle limitazioni al transito dei mezzi pesanti sui viadotti della A24 e A25 “per senso di rispetto istituzionale, e nonostante che non se ne ravvisi la necessità ai fini della sicurezza”, ha spiegato il gestore delle due arterie in merito alle misure chieste dal ministero delle Infrastrutture. 

“La concessionaria – si legge nella nota – si attiverà a rendere operativa la richiesta che arriva dal ministero e nei prossimi giorni emanerà le nuove ordinanze necessarie per regolare il transito dei mezzi pesanti sui viadotti di A24 e A25. Decisione presa – sottolinea – pur di fronte al fatto che la concessionaria sia stata messa nella condizione di apprendere l'esistenza di tale richiesta ben 48 ore prima della comunicazione formale, per il tramite di un inviato della trasmissione televisiva Le Iene impegnato nell'ormai solito agguato ad esponenti del Gruppo cui fa capo la concessionaria”





“Noi invitiamo, segnaliamo, diamo direttive. E lo stiamo facendo dopo anni di totale inerzia. Poi le azioni concrete, le ordinanze di regolazione del traffico spettano al concessionario. Qui serve, dicono i miei tecnici, una disciplina rigorosa per i mezzi pesanti”, ha detto al Messaggero il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, a proposito dell'autostrada A24.

Toninelli auspica che le limitazioni ai mezzi pesanti inizino “il prima possibile. Non c'è tempo da perdere. Intanto, abbiamo subito sbloccato i fondi nel decreto emergenze”.

Alla domanda se il suo intervento per la messa in sicurezza comporterà l'aumento dei pedaggi dal prossimo anno, il ministro ha risposto: “Non c'è alcuna correlazione. Intanto in quest'ultimo trimestre siamo riusciti ad abbassare le tariffe ai livelli del 2017. Per il resto, c'è un Piano economico finanziario in discussione che vogliamo definire per sbloccare una situazione ferma da troppo tempo”.

Per quanto riguarda la società Strada dei Parchi, Toninelli fa sapere: “Non c'è sul tavolo alcuna proroga: si tratta di un meccanismo che non ci piace. Attraverso il Piano finanziario si rivedono i termini delle concessioni e noi vogliamo privilegiare l'interesse pubblico rispetto a quello che fino a oggi era il prevalente interesse del privato. Ricordo ancora una volta che la società Strade dei Parchi non sottoscrive un nuovo Piano economico finanziario dal 2013”.

“Non possiamo permetterci un'altra Genova – ha sottolineato il ministro – Il Paese ha bisogno di un grande piano di manutenzione: e questa è la più grande opera che serve all'Italia. La gestione privata, tramite concessione, delle autostrade rappresenta un modello inquinato da relazioni incestuose tra vecchia politica e certi potentati privati. Un meccanismo che puntiamo a ribaltare in favore dell'interesse dei cittadini”.

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