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Affari Europei
La Turchia taglia i ponti con l'Europa
Il premier Erdogan

 

Venerdì é stato l'anniversario della morte di Mustafa Kemal Ataturk, considerato il padre della Turchia moderna. Un uomo che non solo ha saputo riunificare il popolo turco dopo il crollo dell'Impero ottomano, ma che ha anche laicizzato lo Stato e modernizzato la societá (qualcuno direbbe occidentalizzato). Considerato alla stregua di un Santo, ogni anno le celebrazioni per la sua morte sono partecipate da tutto il Paese. Ed é per questo che ogni cancelleira d'Europa ha guardato alle celebrazioni di quest'anno per capire la direzione che sta prendendo Erdogan.

Erdogan sempre piú distante dall'Unione europea

I rapporti tra Europa e Turchia si sono andati deteriorando nel tempo e hanno subito un brusco crollo dopo il colpo di Stato fallito dell'estate del 2016. Se da un lato l'Europa ha ritardato nel condannare il tentato golpe, dall'altro Ankara ha sfruttato l'evento per fare pulizia di tutti gli oppositori all'interno della Pubblica amministrazione, dell'esercito e dei media. Ha inoltre spinto il Paese verso una nuova islamizzazione eliminando ad esempio il divieto di portare il velo nei luoghi pubblici e ora tiene Bruxelles sotto scacco grazie alle migliaia di profughi siriani che ospita nei suoi campi profughi e che vorrebbero attraversare il Bosforo.

I festeggiamenti per la morte di Ataturk

A Bruxelles sono stati rincuorati dal fatto che come ogni anno la Turchia si é svegliata con le bandiere a mezz'asta, segno che la rivoluzione portata avanti da Erdogan non ha osato intaccare il culto di Ataturk. Alle 9:05 in punto, ora della morte del leader, tutte le sirene del Paese hanno risuonato. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, insieme alle piu' alte cariche dello stato e dell'esercito ha ricordato il padre nobile della Patria presso il mausoleo a lui dedicato. Nel breve messaggio che Erdogan ha lasciato nel libro delle commemorazioni, il presidente ha ribadito la promessa e l'impegno "a lavorare giorno e notte per portare la Turchia ai piu' alti livelli della civilta' contemporanea".

Ankara taglia i ponti con il Consiglio d'Europa

Le commemorazioni per la morte di Ataturk arrivano peró in un momento in cui le relazioni tra Turchia e Vecchio Continente sono ai minimi storici. Proprio giovedí Ankra ha comunicato che non sara' piu' tra i sei Paesi finanziatori del Consiglio d'Europa, un'organizzazione internazionale in nessun modo legata con l'Unione europea che promuove la democrazia. Una decisione presa dopo che, lo scorso 2 novembre, il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu ha espresso il fastidio di Ankara al segretario generale del Consiglio d'Europa, Thorbjorn Jagland, derivante da un premio conferito a un sospetto seguace di Fetullah Gulen, ritenuto la mente del golpe fallito in Turchia il 15 luglio 2016.

Erdogan: il termine 'moderato' indebolisce l'Islam

E fanno discutere le parole del presidente turco Recep Tayyip Erdogan che ha detto che l'espressione "Islam moderato" ha l'unico scopo di indebolire la religione musulmana, invece che permettere ai fedeli di prendere le distanze dagli estremisti. In un chiaro riferimento alle recenti dichiarazioni del principe della Corona Saudita, Mohammed bin Salman, Erdogan ha sottolineato che l'origine di tale espressione e' occidentale. "Il brevetto di Islam moderato appartiene all'Occidente, non c'e' un Islam moderato o un Islam radicale, l'Islam e' unico", ha detto Erdogan. "Lo scopo di usare tale termine e' quello di indebolire l'Islam"

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