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Cronache
Trivelle, M5S: "Emendamento storico, finirà l'era del petrolio in Italia"
LA PARTITA DEL PETROLIO - E' nelle acque territoriali scozzesi che si trovano quei giacimenti del Mare del Nord dai quali proviene larga parte della produzione petrolifera del Regno Unito. Nei 18 mesi che Salmond prevede saranno necessari per gestire la secessione insieme a Downing Street, uno dei principali temi da discutere sara' quindi la spartizione dei ricavi delle attivita' estrattive, che contano per il 19% del Pil della Scozia e per il 2% dell'economia dell'intera Gran Bretagna. Ricavi che, pero', continuano a scendere, sia per il forte calo dei prezzi sui mercati internazionali che per il tracollo della produzione, diminuita del 40% solo negli ultimi quattro anni. I proventi fiscali, invece, resterebbero alla Scozia, che avrebbe quindi la possibilita' di costruire un fondo per il welfare alimentato a idrocarburi, seguendo l'esempio norvegese. Le grandi major petrolifere si sono pero' schierate con il no. Bob Dudley e Ben van Beurden, numeri uno di Bp e Royal Dutch Shell, hanno affermato che conservare l'unione con Londra "sarebbe positivo per l'industria petrolifera e l'economia". Il timore degli operatori e' che una Scozia indipendente non possa garantire gli investimenti necessari.

TRIVELLE, LIUZZI (M5S):  "IN ARRIVO EMENDAMENTO STORICO PER LA DEFOSSILIZZAZIONE DEL PAESE"

“L’emendamento blocca trivelle sancirà l’inizio della fine del petrolio in Italia. Un provvedimento storico che finalmente segnerà la svolta energetica del paese verso le fonti rinnovabili e la sostenibilità del sistema energetico nazionale”, così Mirella Liuzzi, segretario di presidenza e parlamentare M5S alla Camera, ha commentato la nota del MISE che ha annunciato l’arrivo dell’emendamento ‘blocca-trivelle’ al DL Semplificazione. “Finisce l’era del lucroso sfruttamento del territorio a danno dei cittadini, in particolare quelli lucani che più di tutti hanno subito la devastazione del territorio per l’estrazione di due gocce di petrolio. Un altro colpo assestato a quel sistema compiacente che ha governato fino ad oggi”, continua la pentastellata. “Il MISE ha previsto infatti la sospensione per tre anni dei permessi di prospezione e di ricerca già concessi, oltre ai procedimenti per i nuovi permessi. In questo modo viene impedito il rilascio di 36 concessioni, incluse le 3 nel Mar Ionio di cui si è ampiamente discusso in questi giorni. In arrivo, inoltre, l’aumento dei canoni per ricerca perforazioni ed estrazioni, una misura che riprende i contenuti di un mio emendamento presentato durante la Legge di Bilancio, che disincentiverà i permessi e le concessioni in corso”, conclude Liuzzi.

Ambiente, M5S: "Piano energia e clima permetterà l'abbandono dei fossili"

"La proposta di Piano nazionale integrato per l'Energia e il Clima messa a punto dai ministri dell'Ambiente, dello Sviluppo economico e dei Trasporti e Infrastrutture disegna una roadmap ambiziosa e realistica al tempo stesso, in cambio di imprimere un'accelerazione verso l'uscita dell'Italia dalle fonti energetiche FOSSILI e la decisa svolta verso l'efficienza e le ecoenergie, con enormi vantaggi ambientali e sociali". Lo affermano le deputate del MoVimento 5 Stelle Ilaria Fontana e Patrizia Terzoni, rispettivamente capogruppo e vicepresidente della commissione Ambiente.

"Anche in questo caso la parola cambiamento si sostanzia di impegni concreti e coraggiosi: l'uscita dal carbone entro il 2025, il 30% di energia proveniente da rinnovabili al 2030, il 21,6% di energia da rinnovabili nel settore dei trasporti, ben sopra il target europeo, e infine una forte riduzione dei consumi energetici. Tutti obiettivi che possono essere revisionati, ma solo al rialzo" aggiungono Fontana e Terzoni. Siamo grati ai ministri Di Maio, Costa e Toninelli per aver lavorato insieme a questo importantissimo documento, e com'è accaduto finora non faremo mancare il supporto del Parlamento con provvedimenti che seguano la direzione indicata dal Piano appena inviato all'Europa e traghettino il Paese verso un'economia finalmente sostenibile, in grado di produrre occupazione e benessere diffuso e di affrontare al tempo stesso le sfide poste dai cambiamenti climatici" concludono le due portavoce del MoVimento 5 Stelle.

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