Ferrara, preso fratello del killer di Marsiglia."Italia crocevia di jihadisti"
L'uomo è accusato di terrorismo e di complicità nel duplice omicidio di Marsiglia. La rete del killer in Italia
Terrorismo: arrestato a Ferrara il fratello dell'attentatore di Marsiglia
La Polizia di Stato italiana ha arrestato a Ferrara, in esecuzione di un mandato di cattura internazionale emesso dalla magistratura francese, il fratello di Ahmed Hanachi, l'uomo che una settimana fa, domenica 1 ottobre, a Marsiglia aveva accoltellato a morte le cugine Marianne e Laura. Al momento non si conoscono altri particolari. L'uomo - Anis Hannachi, 25 anni - e' accusato di partecipazione ad associazione terroristica e complicita' nell'atroce delitto commesso dal fratello.L'operazione e' stata condotta ieri sera da investigatori dell'Antiterrorismo della Polizia di Stato. Il 25enne e' stato individuato da personale della Digos di Bologna e di Ferrara al termine di un'articolatissima attivita' investigativa coordinata dal Servizio Centrale per il Contrasto del Terrorismo Esterno della DCPP-UCIGOS che ha portato appunto a rintracciarlo in Italia dopo l'emissione del provvedimento restrittivo da parte dell'autorita' giudiziaria francese. E' stata una operazione resa possibile - viene sottolineato in ambito investigativo italiano - da un'amplissima attivita' di collaborazione con le autorita' di Parigi, sia tra strutture antiterrorismo che a livello giudiziario, in particolare con la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e la Procura della Repubblica di Roma. L'uomo ora e' a disposizione della Procura Generale presso la Corte d'Appello di Bologna.
Anis Hannachi aveva un passato da foreign fighter in Siria: respinto dall'Italia nel 2014
Anis Hannachi aveva un passato come "foreign fighter" in Siria". Lo ha detto Claudio Galzerano, direttore della Divisione Antiterrorismo Internazionale dell'Ucigos, nel corso della conferenza stampa al Viminale.
L'unica traccia precedente di Anis Hannachi in Italia "risale all'ottobre del 2014 quando venne respinto dal nostro Paese e rimandato in Tunisia in quanto irregolare". Lo ha reso noto Lamberto Giannini, direttore dell'Antiterrorismo, nel corso di una conferenza stampa, sottolineando come le autorita' francesi lo accusino di "partecipazione ad associazione terroristica e concorso nell'omicidio di due donne a Marsiglia. E' un'ipotesi ancora da verificare, invece, che sia stato proprio lui ad indottrinare e a provocare la radicalizzazione del fratello Ahmed".
ON. GRIMOLDI (LEGA NORD) – TERRORISMO. ARRESTO HANACHI CONFERMA CHE ITALIA E’ CROCEVIA JIHADISTI E CHE PERICOLO MAGGIORE ARRIVA DA TUNISIA
L’arresto di Anis Hanachi a Ferrara, per cui mi complimento con le forze dell’ordine e l’intelligence, conferma che l’Italia è il crocevia del terrorismo jihadista, come del resto già sapevamo e come aveva dimostrato anche la vicenda di Anis Amri, l’attentatore tunisino di Berlino che si era rifugiato nel milanese dopo la strage. Non solo, l’arresto odierno, le tante espulsioni di immigrati tunisini radicalizzati avvenute tra il 2016 e il 2017, la stessa vicenda di Amri, confermano che la Tunisia è l’epicentro dei movimenti jihadisti nel Mediterraneo e che i maggiori problemi e pericoli per la nostra sicurezza arrivano proprio dalla rotta tunisina. Ministri Minniti e Alfano sveglia, occorre bloccare subito la rotta tunisina e mettere sotto la lente d’ingrandimento le comunità tunisine in Italia e le moschee dove ci sono imam tunisini. Perché è chiaro che questi jihadisti trovano terreno fertile, dove prepararsi e nascondersi, nelle comunità tunisine che li coprono e si guardano bene dal denunciarli. Lo dichiara l'on.Paolo Grimoldi, Segretario della Lega Lombarda-Lega Nord e deputato della Lega Nord