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Economia
Tria, Salvini: "Credibilità a rischio? Governo del coraggio, in Ue capiranno"
LaPresse

"Credibilità Tria a rischio? Questo è Governo del coraggio, in Europa capiranno". Prima di recarsi per la prima volta in Vaticano, il ministro dell'Interno Matteo Salvini, dal suo studio al Viminale, cerca di tranquillizzare gli animi degli investitori e dei detrattori della nota di aggiornamento al Def che fissa un rapporto defcit/Pil del 2,4% per il prossimo triennio, un numero che se non azionerà la crescita farà aumentare il rapporto debito/Pil. "Ci sono sensibilità diverse all'interno del governo, ma con questa manovra diamo ai cittadini quello che ci hanno chiesto. E cioè più lavoro, meno tasse e burocrazia e più pensioni", ha aggiunto Salvini. 

Il leghista poi si è recato a San Pietro per un incontro istituzionale, la celebrazione congiunta tra la Gendarmeria vaticana e la Polizia di Stato del patrono comune, San Michele Arcangelo. Al ministro e' stato riservato un posto in prima fila nella cappella del Governatorato della Citta' del vaticano, dove e' stata officiata la messa, accanto ai vertici di Gendarmeria vaticana e Polizia, Domenico Giani e Franco Gabrielli. E al termine della celebrazione c'e' stato lo spazio per una stretta di mano e un breve saluto col prefetto della Congregazione delle cause dei Santi, il cardinale Angelo Becciu, che ha officiato il rito. Salvini non ha partecipato invece alla successiva udienza del Pontefice con l'Associazione Nazionale della Polizia di Stato dove la presenza del ministro era stata annunciata nei giorni scorsi dal Viminale ma non dal Vaticano. Dal ministero indicano che e' lo stesso Salvini ad aver deciso di non partecipare all'udienza per evitare di oscurare con la sua presenza l'evento che vedeva protagonisti gli appartenenti all'Anps. Udienza in cui papa Francesco ha fatto risuonare un nuovo monito sui migranti.

"Quando vengono a mancare la legalita' e la sicurezza - ha scandito -, sempre sono i piu' deboli i primi a essere danneggiati" , "ogni ingiustizia infatti colpisce anzitutto i piu' poveri, e tutti coloro che in vario modo possono dirsi 'ultimi'". "Ultimi - ha quindi sottolineato -, nel nostro mondo, sono coloro che lasciano la loro terra a causa della guerra e della miseria, e devono ripartire da zero in un contesto del tutto nuovo". Il significato del lavoro di poliziotti e gendarmi e' stato invece evidenziato dal cardinale Becciu. "La vostra missione - ha detto nell'omelia - non e' quella di combattere le persone, ma di contrastare le scorrettezze compiute dalle persone. Quanti lavorano nelle Forze dell'ordine e di polizia sono chiamati a distinguere sempre tra il male e l'uomo che compie il male: la persona, la sua dignita', merita di essere sempre rispettata, qualunque cosa abbia commesso. Il peccato e il reato invece no, non possono essere accettati, devono essere sempre combattuti con tutto l'impegno".

Concludendo la messa, Becciu si e' avvicinato al primo banco per stringere le mani alle autorita' presenti, tra cui Salvini. Quindi, al termine, Salvini e Gabrielli hanno avuto un breve colloquio con Becciu in una sala attigua, occasione per un'ulteriore stretta di mano e uno scambio di battute. Infine, tutti insieme hanno posato sulle scale del Governatorato per una foto assieme alle delegazioni poco dopo postata dal ministro sul suo profilo Twitter con il commento: "Oggi alla Messa per San Michele Arcangelo, patrono della Polizia di Stato: da ministro, da italiano e da papa', sono orgoglioso del lavoro delle nostre donne e uomini in divisa! #iostoconlaPolizia". Prima di lasciare il Vaticano diretto verso altri impegni, Salvini si e' concesso anche qualche selfie nel piazzale del Governatorato con fedeli e dipendenti vaticani.

 

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