Comune di Milano, sfida a due in Forza Italia. Capogruppo, partita in stallo
Rumors: per Forza Italia si ingarbuglia la questione legata alla nomina del capogruppo in consiglio comunale
di Fabio Massa
Forza Italia sotto i minimi storici. Brescia perduta. Il centrodestra con la Lega in formato "cannibale". Non è un momento semplice, per gli azzurri. Anche a Milano, dove avevano avuto il record di voti solo due anni fa, la misura di quanto è colma la misura la dà la lettera di Alessandro De Chirico. E anche le frequenti uscite di Pietro Tatarella, suo collega in consiglio, che ha dichiarato che "il centrodestra è morto". Insomma, tempi difficili. In tutto questo, settimana scorsa si sarebbe dovuto tenere - secondo quanto può riferire Affaritaliani.it Milano - un minisummit per decidere il nuovo capogruppo in consiglio comunale. Gianluca Comazzi è infatti stabilmente impegnato in Regione, dove ricopre (anche là) il ruolo di capogruppo. Tuttavia la questione secondo rumors si è alquanto ingarbugliata. I due contendenti per il ruolo di capogruppo sono infatti Tatarella, recordman di preferenze, e Fabrizio De Pasquale, uno dei consiglieri più esperti. Uno schema avrebbe voluto Tatarella capogruppo ma De Pasquale pare abbia chiesto in "compensazione" il ruolo di coordinatore cittadino, che però è ricoperto da un paio d'anni da Fabio Altitonante, attuale assessore al post Expo e vicinissimo a Tatarella. Uno schema rifiutato però proprio perché frutto di una "spartizione a tavolino", con altre correnti contrarie o all'uno al coordinamento o all'altro alla guida del gruppo. Quindi, tutto rimandato.
Così come pare non all'ordine del giorno la sostituzione di Mariastella Gelmini al coordinamento regionale. Deciderà Berlusconi, dicono tutti. Si scaldano sempre Alessandro Sorte, Alessandro Cattaneo e Licia Ronzulli, che alcuni dicono però non ancora convintissima di accettare il ruolo, vista la sua "dimensione" ormai decisamente nazionale più che regionale. Comunque, deciderà il presidente. Altra questione che dovrebbe essere all'ordine del giorno e che invece non lo è, è quella dei congressi. Anche in questo caso, l'opposizione principale è proprio quella dell'ex presidente del consiglio: i congressi non sono mai stati patrimonio di Forza Italia, e la linea che arriva da Arcore non è mai stata chiara a riguardo. Chissà se Milano avrà il coraggio di fare uno scatto in avanti.
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