Le strane alchimie del Pd. A congresso con maggioranze variabili
Si avvicina il congresso del Pd e si apre la partita della segreteria regionale lombarda. Girano due nomi: Vinicio Peluffo e Simona Malpezzi
di Fabio Massa
Lo dice ridendo, Pierfrancesco Majorino: "La mia preferita è Nadira". Il riferimento, senz'altro scherzoso e privo di connotazioni politiche, è a Nadira Haraigue, presente alla manifestazione Senza Muri versione antiSalvini e antiOrban, insieme a Daniele Nahum, candidatosi alla segreteria metropolitana prima dell'estate. Secondo in lizza dopo il senatore Eugenio Comincini, che esplicitò in una intervista la propria volontà di correre per la segreteria metropolitana.
Scherza, dunque, Pierfrancesco Majorino. Ma il tema su chi guiderà la federazione milanese, l'unica probabilmente in Italia a mettere insieme, nel giro di tre giorni, una mobilitazione di piazza di svariate migliaia di persone (grazie anche alla rete di Senza Muri di Majorino stesso), è quantomai un tema caldo. Un tema che però non si può scindere da quello della segreteria regionale, che va a rinnovo insieme a quella metropolitana. Considerato che i due livelli sono collegati, aumenta la complessità.
I rumors agostani e pre-agostani, raccolti da Affaritaliani.it Milano ma non solo, raccontano di due nomi che girano vorticosamente: Vinicio Peluffo e Simona Malpezzi. Quest'ultima, pasionaria ultrarenziana. Peluffo, invece, esponente moderato di grande esperienza e benvoluto da molti. A volerli collocare su un asse sinistra-destra, Peluffo sta al centro, e la Malpezzi a destra. Mancherebbe l'esponente della sinistra che si vuole richiamare alla candidatura di Nicola Zingaretti. E che avrà bisogno, proprio in chiave congresso nazionale, di una spinte forte dai territori.
Dunque, Zingaretti dovrà avere il suo uomo. Sarà Peluffo? E se sì, come farà tutta l'area che risponde ai centristi di Mirabelli a sostenere un segretario che si mette sulla stessa posizione nazionale di Zingaretti? Stesso discorso per Simona Malpezzi, ma all'inverso. Se davvero verrà candidata una ultra-renziana, come faranno le truppe di Mirabelli (e anche di Guerini), a sostenere una supporter di un leader che a livello nazionale non corrisponde più al loro agire politico? Situazione complicata. E, ad oggi, in stallo. Ma mancano tre mesi. Abbastanza per renderla ancora più complicata.
fabio.massa@affaritaliani.it
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