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Milano
"Siamo gli unici con un programma". M5S, la campagna "elettrica" di Violi

di Fabio Massa

Dario Violi, 32 anni, due figli piccoli, è il candidato presidente del Movimento 5 Stelle per la Regione Lombardia. E' uno di quelli che ci crede: "Certo che ci credo - spiega ad Affari - siamo gli unici che per adesso hanno un programma. E siamo gli unici che stanno parlando con tutti sapendo che non abbiamo nulla da perdere e che abbiamo una proposta per i lombardi. Gori e Maroni? Identici". L'INTERVISTA DI AFFARITALIANI.IT MILANO

Dario Violi, la Lombardia continua ad essere una terra ostile per il Movimento 5 Stelle?

In effetti devo dire che ho visto molto interesse per le nostre proposte. Anni fa siamo stati votati per protesta. Adesso invece ho girato dal mantovano alla valtellina, tutti i territori, e devo dire che riscuotiamo interesse per le nostre proposte, oltre che per la parte di moralizzazione della politica. Bisogna tenere conto che al 2 gennaio siamo gli unici ad avere un programma, noi.

Allora parliamo del programma: tre cose qualificanti.

Lavoro e piccole medie imprese. Ambiente perché abbiamo la peggior qualità dell'aria in Europa. La sanità perché deve tornare in mani pubbliche, intervenendo in particolar modo sulla cronicità. Ci sono molti pazienti nel caos. Molti medici sono arrabbiati. Per noi la sanità non deve essere un business ma un servizio ai cittadini.

Da sempre il Movimento ha difficoltà a parlare gli stakeholder.

Noi parliamo con tutti, dal panettiere agli amministratori delegati delle multinazionali. Non spendendo cifre faraoniche per la campagna abbiamo le mani libere. Incontriamo le associazioni di categorie. In Lombardia gli incontri con le categorie li abbiamo fatti fin dall'inizio. Il bando che abbiamo spinto con la rinuncia a parte dei nostri compensi, ovvero uno dei bandi di Finlombarda, è stato l'unico che è andato a ruba.

Quanto spenderà per campagna elettorale?

Tra i 50 e i 100mila euro.

Come li finanzierà?

Con piccole donazioni. Abbiamo aperto un comitato elettorale per le donazioni. Piccole donazioni in modo che non ci sentiamo obbligati nei confronti di nessuno. Ho visto rendicontazioni di colleghi, la volta scorsa, nella quale risultavano campagne finanziate da grande distribuzione, confindustria... io voglio avere le mani libere. Quindi abbiamo fissato una cifra massima di contributo da duemila euro.

Facciamo un po' di previsioni: quanto vale il M5S in Lombardia?

Tutte le partite iniziano zero a zero, abbiamo un programma e siamo gli unici ad averlo. Ho visto alcuni sondaggi che dicono che siamo attorno al 20 per cento. Ma dobbiamo crederci e provare a vincerla questa partita. Anche perché Gori e Maroni, quelle poche volte che parlano dei problemi dei lombardi, sono identici. Gori quando parla di grandi infrastrutture invece che della manutenzione delle esistenti, quando strizza l'occhio alla sanità privata, quando plaude al ventennio formigoniano, è ovvio che si mette in continuità. Noi siamo l'unica forza di rottura perché Gori e Maroni sono uguali.

Ha qualche colpo a effetto da sparare in campagna elettorale?

Sì, lo vedrete. Per ora partiamo con una auto elettrica. Continuiamo ad andare a pranzo a casa delle persone, non abbiamo la forza economica degli altri e quindi ci giocheremo la partita sul campo casa per casa.

Grillo verrà a darle manforte.

Penso proprio che verrà. Sicuramente c'è stato Di Maio per un mese e mezzo. E ci sarà almeno in altre cinque occasioni a ridosso delle elezioni. Ma passeranno tutti. La Lombardia era un terreno dal quale tanti nel passato stavano alla larga. Ora invece il Movimento sta investendo molto in Lombardia. Vuol dire che iniziano a crederci tutti.

fabio.massa@affaritaliani.it 

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