Roma, 24 apr. (AdnKronos) - Nessuna apertura ai 5 Stelle. Questa l'indicazione che arriva da palazzo Giustiniani dove oggi Matteo Renzi ha seguito la giornata delle consultazioni di Roberto Fico. E se qualcuno volesse mettere in discussione la linea, c'è la Direzione per farlo. "La linea non la dà il reggente, la dà la Direzione", si osserva tra i parlamentari vicini all'ex-segretario. E i numeri nell'organismo dem parlano chiaro: su 209 componenti, la maggioranza è 105 e i renziani dicono di poter contare su 128 voti: "Renzi 117, Orfini 8, Del Rio 3", è il calcolo.Poi, in minoranza, ci sarebbero tutti gli altri. Perchè ormai il fronte dei dialoganti comincia a prendere la forma di un 'correntone': Dario Franceschini (20 membri in Direzione), Michele Emiliano (14), Andrea Orlando (32). Per i prodiani parla Sandra Zampa, c'è Walter Verini per l'area Veltroni (2). Vengono conteggiati dai renziani anche "5 cani sciolti". E poi c'è Maurizio Martina (i 'suoi' sarebbero 9 in Direzione). Oggi il reggente si è scontrato con i renziani 'ortodossi' Andrea Marcucci e Matteo Orfini prima delle consultazioni con Fico. Troppo 'dialogante' Martina per il fronte renziano. La delegazione dem, riferiscono, ha discusso fino a un attimo prima di entrare nella sala della Lupa a Montecitorio per incontrare il presidente della Camera. Per Martina, raccontano, lo smarcamento di Luigi Di Maio dalla Lega sarebbe stato esaustivo come pre-condizione per intavolare un confronto. Troppo poco. Marcucci e Orfini alzano l'asticella e chiedono un riconoscimento del governo Renzi. Di lì la mediazione con la citazione di Martina del programma Pd dei 100 punti.
aiTV
Antonella Clerici e il ricordo del flirt con Giletti
FdI, ovazione per Enrico Berlinguer dopo il botta e risposta tra la figlia Bianca e La Russa
in evidenza
Il video
Lilli Gruber: "Far l'amore con Berlusconi? Mi son persa qualcosa"
in vetrina
Primavera "pazza". Ancora piogge in arrivo con rischio grandine. Addio caldo
Guarda gli altri Scatti