Roma, 4 mar. (AdnKronos) - Speriamo bene, più di questo non potevo fare, visto anche il tempo così breve a disposizione per la campagna elettorale... Silvio Berlusconi segue da Arcore con apprensione l'esito del voto insieme ai suoi fedelissimi. Consapevole di aver fatto il possibile, a preoccupare il Cav le notizie che arrivano da Roma che parlano di un testa a testa tra Fi e Lega (entrambi dati tra il 13 e il 16%) e un Movimento cinque stelle saldamente attorno al 30%, con forte crescita soprattutto al Sud. Percentuali che farebbero venir meno la prospettiva di larghe intese. A Villa San Martino è già suonato il campanello d'allarme. E aleggia il fantasma del sorpasso. Tra le fila azzurre, infatti, molto temono che l'exploit del Carroccio targato Matteo Salvini (considerato ben radicato sul territorio e in crescita, non solo al Nord), potrebbe intaccare per la prima volta il primato di Fi all'interno della coalizione cambiando i rapporti di forza tra i due leader Berlusconi e Salvini, che fino all'ultimo si sono contesi lo scettro del comando. Per ora, i vertici di Fi invitano alla cautela, in attesa di risultati più definitivi. Paolo Romani, capogruppo azzurro al Senato, ospite di 'Porta a Porta', commentando gli ultimi exit poll, minimizza (''C'è una sana competizione interna al centrodestra con Fi e Lega, che si contendono il primato") ed esprime soddisfazione per il dato provvisorio a livello di coalizione: ''Comunque, il centrodestra arriva prima, è in testa''.
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