Roma, 9 ott. (AdnKronos) - "La discussione di questi giorni non riguarda seduzioni tardive di Renzismo, del cui governo abbiamo già detto tante volte. Né stampella del Pd, né cartello elettorale che si candida preventivamente all’opposizione o che ritiene che, anche a livello locale, il centrosinistra sia uguale al centrodestra. Abbiamo un’ambizione più larga: essere forza di cambiamento che si pone l’obbiettivo di cambiare la vita di donne e uomini in questo paese". Lo scrive su Gli Stati Generali, Alessandro Capelli, portavoce nazionale di Campo Progressista. "Tutto ciò non ci porterà a essere subalterni al Partito Democratico subendo alleanze supine. Significa invece fare battaglia a partire dai contenuti e dai temi che possono trasformare la parola discontinuità in vita reale. (...) Non ci interessa identificarci unicamente per contrarietà a Renzi. "Non abbiamo fatto tutta questa strada per trovarci in una scorciatoia poco interessante e banale: sia essa la stampella di Renzi, sia la solita lista dell’unità della sinistra alternativa (oggi definita quarto polo) che, come ogni cinque anni, si organizza a pochi mesi dalle elezioni. PS. Non ci sono rancorosi, minoritari, settari, partitini, partitoni, gruppettari, stampelle, traditori, subalterni. Non è certo quello il punto, caricaturale e incomprensibile ai più. Aiutiamoci a bonificare la discussione, per darle la dignità che meriterebbe", conclude.
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