Elezioni 2018, game over per Renzi. Ue a piedi uniti contro Di Maio
Due meteoriti sulle elezioni 2018: Marchionne affossa Renzi, Moscovici attacca Di Maio
Due meteoriti improvvisi e pesantissimi sono caduti, ieri, sulla scena politica italiana colpendo tre protagonisti della stessa : Matteo Renzi, Luigi Di Maio e Attilio Fontana. I due proiettili sono arrivati rispettivamente da Detroit alla fiera mondiale dell'auto, durante la conferenza stampa dell’ AD di FCA, Sergio Marchionne, numero uno tra i manager italiani, e da Parigi nell’incontro con Pierre Moscovici, Commissario per gli Affari Economici dell’Unione Europea.
Elezioni 2018. Sergio Marchionne scarica Matteo Renzi
A Detroit un serio Marchionne ha freddamente scaricato Matteo Renzi. Un Renzi che il manager italoamericano aveva appoggiato a lungo e con grande rilievo. Dure le parole e taglienti come una lama ‘Renzi ha avuto coraggio ma per fare lo statista occorre, dalle buone intenzioni, passare ai fatti. Mi e’ sempre piaciuto come persona, ma non capisco cosa gli sia successo’. ‘ Il Renzi che appoggiavo-chiude l’Ad di FCA-non lo vedo più’ da tempo’. Game Over per l’ex premier. Una simile dichiarazione e’ come una raffica di mitragliatrice ad alzo zero. Non e’ fatta per fare feriti ma solo morti. Sara’ stato il poco tempo a disposizione o la voglia di parlare del suo core business ma non si e’ sentita una sola parola a ‘salvataggio' di un qualsivoglia progetto del Matteo fiorentino.
Elezioni 2018. Game Over per il Matteo fiorentino.
Il segretario del PD gia’ da solo aveva denunciato il suo calo di popolarità’ ma, questo ‘endorsment’ all’incontrario, e’ un colpo che potrebbe metterlo al tappeto. A Parigi invece il superburocrate europeo ( secondo Matteo Salvini) Pierre Moscovici ha prima parlato dei conti europei dipingendo l’Italia ‘ come un gatto che cade sempre in piedi’ e, a riguardo dei nostri conti pubblici, ha sostenuto che ‘la situazione dell’Italia non e’ la migliore , anche se il debito comincia a scendere, ma ho fiducia’. E poi e’ entrato a piedi uniti sulla campagna elettorale dicendosi preoccupato per le prossime elezioni. ‘Il voto italiano e’ un rischio politico per l’Unione Europea perché l’esito e’ quanto mai incerto’. ‘Quale maggioranza potrà’ uscire?-si chiede Moscovici-quale programma e quale sarà’ l' impegno europeo?.
Elezioni 2018. Moscovici a piedi uniti su Di Maio e Fontana
Un modus operandi, quello del Commissario, che ricorda molto da vicino quando l’Europa si intromise e ci ritrovammo con il Governo Monti e con la sua appendice Fornero. Ma non finisce qui perche’ con due sintetiche frasi Pierre Moscovici chiude il discorso con il M5S e con la ‘gaffe’ del candidato del Centro destra, Attilio Fontana. Moscovici bolla la proposta di Luigi Di Maio di sfondare il tetto del 3% come un ‘controsenso assoluto’. Mica mezze parole ma una riga nera su una parte importante di quello che potrebbe essere il programma dei pentastellati relativamente all’economia del Paese.
E sulla razza bianca di Attilio Fontana? Il giudizio del Commissario Europeo non ammette repliche :’parole scandalose’. Insomma poche frasi ma di grande peso. Se pure Marchionne decide di scaricare Renzi la partita del Pd potrebbe davvero essere finita, mentre non e’ una novità’ l’idiosincrasia europea verso i grillini. Concludendo, una ‘gross Koalition’ leggasi ‘inciucio' tra un Centrodestra forte ‘stampellato’ da un penalizzato Pd potrebbe davvero essere il risultato di marzo. Con buona pace dell’Europa intera.