Famiglia, rottura tra Fdi e Lega. "Piegata al M5S". "Il solito can can"

"E' un fatto inspiegabile e molto grave. La Lega si è piegata per l'ennesima volta ai 5 Stelle. Un altro compromesso al ribasso che non riguarda più solo le politiche economiche, le tasse e il lavoro ma adesso anche i valori". Sono durissime le parole che Carlo Fidanza, deputato di Fratelli d'Italia vicinissimo a Giorgia Meloni, consegna ad Affaritaliani.it per commentare quanto accaduto oggi a Montecitorio dove i parlamentari del Carroccio hanno votato contro la mozione di Fratelli d'Italia che impegnava il governo, tra l'altro, a disincentivare l'aborto. "La coalizione di maggioranza non ha più come collante il cambiamente ma solo il mantenimento del potere".

Parole di fuoco, dunque, che segnano una clamorosa spaccatura tra la Meloni e Salvini, come già scritto da Affaritaliani.it prima di quanto accaduto alla Camera (leggi qui). Finora si sapeva della lontananza tra la Lega e Forza Italia, ma le lite con la destra di Fdi è un fatto nuovo e inatteso.

Dal Carroccio, però, smorzano i toni. "La nostra linea sulla famiglia non è affatto cambiata", spiega ad Affaritaliani.it il capogruppo leghista a Montecitorio Riccardo Molinari. "Si tratta di una mera prassi parlamentare: si votano le mozioni di maggioranza e si vota contro quelle di minoranza. Fratelli d'Italia fa opposizione e fa il suo gioco presentando mozioni che potrebbero essere condivisibili anche da noi, pur sapendo che non possiamo votarle. Ripeto, un mero gioco parlamentare". Molinari prosegue: "Si andassero a leggere bene la nostra mozione e vedranno che parla di quei temi. Il loro can can è solo campagna elettorale per le Europee".

IL FATTO/ ECCO CHE COSA E' ACCADUTO ALLA CAMERA

FAMIGLIA. GOVERNO DICE NO A FDI, FONTANA: RESTIAMO SU MOZIONE MAGGIORANZA - Sgarbo del governo a Fdi sulle mozioni per la famiglia. Il testo a prima firma Giorgia Meloni, messo ai voti per parti separate, non riceve il parere favorevole del governo. "Tutti i deputati sono liberi e il governo cerchera' di collaborare con tutti in favore della natalita', io sono disponibile a coinvolgere tutti. Ma questo deve avvenire a un tavolo che e' gia' convocato. In questo momento mi sembra che la mozione della maggioranza assorba il maggior numero di richieste" e quindi "non possiamo accogliere i dispositivi delle altre mozioni perche' quella di maggioranza riassume tutti gli impegni che ci siamo presi", dice il ministro della FAMIGLIA Lorenzo Fontana in aula, interpellato sul punto dal capogruppo di Fdi Francesco Lollobrigida. La mozione Meloni e altri, votata per parti separate, e' stata respinta rispettivamente con 371 contrari e 105 favorevoli, 372 e 104, 373 e 105, 372 e 105, 374 e 103, 374 e 104, 372 e 105, 374 e 102, 376 e 105, 376 e 105, 374 e 104, 374 e 106. La premessa non e' stata votata perche' e' stata respinto ogni altri punto della mozione.

FAMIGLIA. MELONI A SALVINI: LEGA RINNEGA SE STESSA, ORA CHIARIRE - "Prima il parere contrario del ministro Fontana e poi la bocciatura in Aula: oggi la Lega rinnega se stessa e vota contro la mozione di Fratelli d'Italia su FAMIGLIA e natalita'. La Lega dice no al reddito di infanzia, al sostegno della FAMIGLIA naturale, agli asili nido gratuiti, al quoziente famigliare e ad un imponente piano di incentivo alla natalita'. Sono senza parole e chiedo a Salvini un chiarimento ufficiale. Dopo economia, lavoro e infrastrutture, la Lega ha delegato al M5S anche le politiche sulla FAMIGLIA?". E' quanto scrive su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.

FAMIGLIA: M5S, 'PASSA NOSTRA LINEA, BENE DIETROFRONT FONTANA SU MOZIONE FDI' - "Ieri il ministro Fontana era pronto ad accogliere tutte le mozioni sulla famiglia compresa quella di Fratelli d'Italia sull'aborto che impegnava il governo a 'scoraggiare il ricorso all'interruzione volontaria di gravidanza'. Sarebbe stata una follia e ovviamente il MoVimento 5 Stelle avrebbe votato contro. Alla fine è passata la nostra linea, bene che il ministro abbia cambiato idea dando parere favorevole solo alla mozione di maggioranza". Lo sottolineano fonti parlamentari M5S. "Dopo Verona - rimarcano le stesse fonti - la Lega ha capito che su certi temi noi siamo categorici: i diritti conquistati non si toccano".