A- A+
Politica
Governo, tensione M5S-Lega. Le "carte" di Salvini
Foto: LaPresse

Adesso Di Maio prende le distanze da Salvini persino sulla sicurezza, cavallo di battaglia del leader leghista. Ormai le divergenze fra i due vice premier pesano più delle convergenze, un inasprimento dei rapporti politici oltre che personali, destabilizzanti per l’alleanza fra M5S e Lega e per lo stesso esecutivo. La posta in gioco è alta, così come i rischi, sia per il M5S che per la Lega e per i rispettivi leader. I sondaggi confermano che anche nel voto di domenica 24 marzo per le regionali in Basilicata il trend non cambia, con il M5S in forte discesa, con Lega e centrodestra col vento in poppa. Ecco perché fra i due vice premier volano stracci e perché è tutto un fiorire di distinguo e di niet incrociati sui temi più disparati. Per evitare l’irreparabile per i 5Stelle, Di Maio cambia linea rispolverando i connotati identitari del Movimento (anti politica, anti europeismo, giustizialismo, ambientalismo, reddito cittadinanza ecc.) con una azione di logoramento “ai fianchi” della Lega cercando di passare a Salvini il cerino acceso di una crisi dell’alleanza già nei fatti se pur non annunciata.Dopo il voto delle Europee si arriva alla resa dei conti con lo sbocco più che probabile delle elezioni anticipate. In caso di crisi non c’è alternativa al voto.

Lo stesso Pd di Zingaretti, per legittimare il suo nuovo corso, spinge in tale direzione e in quel caso al Colle non resterebbe altro che prenderne atto. Governi tecnici e alleanze posticce (Pd-M5S o Lega-FI) ingarbuglierebbero ancor di più la matassa. Da separati in casa al divorzio il passo è breve perché, al di là delle sempre più marcate differenze su questioni di sostanza e di metodo, è evidente che procedere sullo stesso binario logora il M5S e rafforza la Lega. Di Maio teme che il calo alle urne dei 5Stelle si trasformi in rovinosa caduta e che la tegolata romana di queste ore dell’affaire De Vito, in manette per tangenti, possa innescare un processo di disgregazione da mettere persino in forse il futuro del Movimento. In tale situazione, il M5S diventa per la Lega una zavorra politica. Da qui l’esigenza per Salvini di smarcarsi a sua volta puntando tutto sulle Europee, trampolino di lancio per fare il pieno nelle successive elezioni politiche anticipate in autunno o nella primavera 2020. L’affaire capitolino di queste ore non riguarda solo la giunta Raggi dove i moralizzatori che avevano vinto le elezioni contro le illegalità delle precedenti giunte di centrodestra e di centrosinistra di Alemanno e di Marino erano parte integrante dello stesso inquinato “sistema Roma”. Tali fatti ripropongono la “questione morale” e la “diversità” fra i partiti di berlingueriana memoria.Quel che è accaduto a Roma non è un fatto personale, isolato, locale. E non è insignificante sull’identità del M5S, sul suo modo di essere e di fare, con ripercussioni – appunto - sull’alleanza di governo con la Lega e sulla stessa tenuta dell’esecutivo.

E’ un duro colpo per il M5S che a livello nazionale perde soprattutto voti nella fascia 35-55 anni, proprio quella già considerata il suo punto di forza. La rivoluzione del M5S incentrata sulla “democrazia diretta” via internet, senza mediazione, cancellando i partiti tradizionali, ha già il fiato corto: un progetto non privo di suggestione ma avventato e con zone d’ombra. Alle elezioni di maggio il M5S pagherà il conto salato costretto poi a una scelta fra tentare di rimanere in una alleanza di governo in un ruolo subalterno o esercitare ancora un ruolo di partito “diverso”, ma all’opposizione, defilato e confinato nella mera testimonianza. C’è il rischio di recrudescenze estremistiche e di ampliamento ulteriore dell’astensionismo dal voto. Né a sinistra né a destra c’è oggi un soggetto politico pronto a fare da sponda ai tanti italiani delusi. Il mazzo è in mano a Salvini. Dopo le elezioni di maggio al leader leghista tocca la scelta: non può più portarsi dietro il M5S, ridotto nei voti e nella credibilità del suo progetto politico, e non può riproporre lo schema fallimentare di un centrodestra d’antan con Berlusconi&C.

Nel bivio, Salvini non può arretrare avanzando verso una “sua” via, con una inedita sfida dove l’asticella si alza oltre il nodo dell’immigrazione, con l’obiettivo di saldare la leadership con la premiership rivoltando la Lega come un calzino, partito riformista democratico e popolare, per ricomporre in un nuovo “equilibrio dinamico”un Paese diviso e stremato. Dopo il voto di maggio, un Conte bis senza passare per le urne, con Salvini deus machina e Forza Italia al posto dei 5Stelle, sarebbe catastrofico per il Paese e per lo stesso leader leghista cui verrebbe addebitata una finanziaria da lacrime e sangue. Il passato è passato. A Salvini non resta che innovare, procedere con un progetto politico più compiuto: dove e come portare l’Italia. Su quel progetto aprire il confronto con gli italiani e andare diritto alle urne. Poi si sa, da cosa nasce cosa.

Commenti
    Tags:
    governom5slegasalvini





    in evidenza
    Caterina e Sarah: la "Ferragni del design" è la sua sosia

    "Balivo sisters"

    Caterina e Sarah: la "Ferragni del design" è la sua sosia

    
    in vetrina
    Primavera "pazza". Ancora piogge in arrivo con rischio grandine. Addio caldo

    Primavera "pazza". Ancora piogge in arrivo con rischio grandine. Addio caldo


    motori
    Kia EV9 Vince il Red Dot ‘Best of the Best’ 2024

    Kia EV9 Vince il Red Dot ‘Best of the Best’ 2024

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.