Elezioni 2018, Renzi "Non ha imparato nulla dal Referendum perso"
Elezioni 2018, l'analisi del voto di Dario Vassallo Presidente della Fondazione Vassallo
Il 28 febbraio 2018, per gioco, una mia amica mi chiese quale sarebbe stato l'esito delle elezioni e cosiì su un foglietto scrissi le mie percentuali che erano frutto di un ragionamento immediato, istantaneo, che però tante volte avevo elaborato nella mia mente.
Forza Italia 14 - 16 %
Questo risultato è il frutto della capacità comunicativa di Silvio Berlusconi che sa parlare, come pochi, agli italiani. Egli arriva a toccare i nervi scoperti dei nostri concittadini con una precisione millimetrica, senza dimenticare la grande capacità di trattare i temi cari agli italiani, che poi sono sempre gli stessi da 25 anni a questa parte, pensioni, reddito, ponte sullo stretto, sicurezza e gli italiani ci ricascono sempre.
Lega 18%
Anche questo risultato era prevedibile, semplicemente perchè Salvini per gli italiani rappresenta quello che essi non sono, ma che vorrebbero essere; irruenza, forza, parlar chiaro e soprattutto capacità di cambiare prospettiva, di passare da scissionista a difensore dei confini nazionali. Impensabile fino a qualche anno fa. E' stato capace di intercettare le angosce degli italiani semplicemente parlando di immigrazione, sicurezza nazionale, sicurezza tra le mura domestiche, partite IVA
LeU 3,3%,
Questo risultato conferma che gli italiani non sono proprio dei fessi, in quanto ancora una volta quando c'è una scissione la maggior parte degli elettori va da tutt' altra parte e non vota nè chi ha subito la scissione, nè per chi l'ha fatta.
Sciocchi coloro che pensano che per avere una buona affermazione basta mettere insieme solo grandi nomi al fine di raggiungere un buon risultato. Non è stato mai così, parlavano del 9% , è stata una grande sconfitta.
Avevo scritto il giorno prima ad Enrico Rossi, governatore della Toscana, perchè tenta di scippare il nostro progetto "Pulizia dei fondali Marini" a favore di Legambiente (con tutte le conseguenze legali che ne verranno) "...dopo il 4 marzo sarete come neve al sole". Così è stato.
Hanno fatto una campagna elettorale solo contro Renzi e senza contenuti.
Movimento 5 Stelle 33%
E' l'espressione di una capacità di penetrazione nel corpo elettorale, sconosciuta ai vecchi volponi della politica, essi hanno dimostrato che milioni di italiani credono in loro e meritano rispetto.
Circa 10 anni fa ascoltavo la radio o lessi un articolo dove la voce o lo scritto di Oliviero Beha , diceva o raccontava che, i 5 Stelle in pochi anni sarebbero diventati il primo partito in Italia. Ascoltai con attenzione, definendo Beha uno sciocco. Aveva ragione lui e gli sciocchi siamo stati noi e sono stato io ,a non credere in questo movimento e nella forza di quest'idea.
Elettoralmente bravi.
Partito Democratico 19%.
Per noi che giriamo l'italia non è una novità il risultato ottenuto dal PD.
L'arroganza e la presunzione di Matteo Renzi non si limitava solo a Roma , ma ha contagiato i renziani sparsi nei territori più remoti , essi sono diventati dei piccoli Matteo , moltiplicando arroganza e spavalderia, ottenendo un solo risultato, odio per il partito.
Questo odio si è manifestato in parte il 4 dicembre 2016 con il Referendum Costituzionale e si è manifestato il 4 marzo 2018.
Se Renzi si dimettesse per davvero è probabile che quest odio si esaurirebbe se invece dovesse continuare a " giocare da segretario" quest odio si trasformerà in qualcosa di più violento.
In Campania la coppia renziana De Luca-Alfieri doveva fare sfaceli, invece sappiamo come è andata e, non solo non c'è stata l'elezione di Alfieri, ex sindaco di Agropoli, sponsorizzato da 470 amministratori del " suo" territorio, ma c'è stato un segnale chiaro e forte, su dove andrà la Regione Campania.
Mentre noi per i 470 amministratori che hanno firmato pro-Alfieri chiederemo l'intervento della Commissione Antimafia
Però, bisogna precisare che il duo De Luca-Alfieri non è il frutto di Renzi, egli li ha trovati già li e li ha scelti perché portatori di tanti voti.
Il segretario ha sbagliato ancora una volta, non ha tratto nessuna esperienza dal Referendum Costituzionale e gli hanno fatto credere che aveva preso il 40%.
Dario Vassallo
Presidente Fondazione Angelo Vassallo.