Elezioni 2018: La desistenza felice di Renzi e Berlusconi
Elezioni 2018: Da Napoli alla Toscana fino al Piemonte, tanti favori reciproci nei collegi uninominali
Alle urne si compete sempre, ma in qualche caso con meno aggressività. È il caso in questo 2018 di Pd e Forza Italia. Dalla Lombardia alla Sicilia, per dire, sono parecchi i candidati ex Forza Italia finiti direttamente nelle liste di Renzi, scrive il Fatto. E nei collegi uninominali la "desistenza" tra i due partiti è quasi strutturale: nessuno scontro frontale tra big e una precisione "matematica" nell' opporre a un candidato renziano che deve essere eletto uno debole berlusconiano e viceversa. Le larghe intese, insomma, sono un fatto fin d' ora: Pd e Forza Italia assomigliano a un unico corpo con due teste.
Paradossalmente, o forse no, Renzi le sfide più accese le ha volute contro LeU (basti citare Terranova contro D' Alema a Nardò). Quanto alla Lega ha scelto una via diversa rispetto a Forza Italia: il Carroccio, ad esempio in Emilia Romagna e in Toscana, ha spesso scelto candidati "forti" anche dove corre in teoria da perdente.