Governo: i poteri forti vogliono Gentiloni per bloccare Lega 5 Stelle
Governo, ai poteri forti piace Gentiloni, meglio se bis; per fermare Lega 5 Stelle e per mantenere il controllo sui vertici dei Cda
Tra le prove di dialogo tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio e le forte incertezze sulla creazione di una qualche maggioranza parlamentare inizia a prendere piede, ancora una volta, l'ipotesi di un governo Gentiloni-bis.
Chi non è nuovo alle stanze e alle dinamiche del potere e sa coglierne i segnali, sa benissimo che tra le suggestioni degli ultimi tempi che chiamano in causa il Presidente Mattarella ce n'è una in particolare che riguarda il premier uscente Paolo Gentiloni, scrive Italia Oggi; ai poteri forti del belpaese (banchieri e boiardi di stato in primis) piacerebbe non poco una sua proroga (mediante ordinaria amministrazione o se servisse anche tramite nuovo voto di fiducia e qualche ritocco nella squadra di governo). Al momento l'ipotesi appare quasi surreale ma se lo stallo nelle prossime settimane dovesse proseguire allora tutto sarebbe possibile.
I segnali già ci sono tutti; i ripetuti appelli alla responsabilità fatti dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e le aperture, palesi o meno, del segretario reggente del Pd, Maurizio Martina verso una possibile intesa tra le forze politiche moderate troverebbero così legittimo sfogo in un nuovo governo a trazione gentiloniana. E potrebbe avere, una volta ottenuta la presidenza delle due camere, anche la 'non belligeranza' di leghisti e grillini, pronti poi a lucrare un ulteriore dividendo elettorale alle prossime politiche. Insomma, anche stavolta Paolo Gentiloni, potrebbe rappresentare la quadratura del cerchio.
L'ipotesi Gentiloni, poi, avrebbe anche l'avallo dei poteri forti nostrani, mai come stavolta lesti nel tentare di indirizzare le mosse della politica in modo da poter stoppare un'eventuale alleanza di governo Lega-5stelle. Con un governo siffatto sarebbe praticamente impossibile salvaguardare le tantissime nomine e rendite di posizione che nei prossimi mesi 'balleranno' nei Cda, da quello della Cassa depositi e prestiti passando per Rai, Gse, Invimit, Antitrust e Garante per l'Energia. Sono infatti almeno una cinquantina i Consigli di Amministrazione di società partecipate dal ministero dell' Economia che dovranno essere rinnovati nel giro di pochi mesi. Con un Gentiloni bis, per boiardi e alti papaveri di Stato sarebbe tutto più semplice, anche ottenere delle proroghe mirate.
Nel caso in cui quest'ipotesi si concretizzasse, continua Italia Oggi, il Paese avrebbe da una parte un governo gradito ai poteri forti e all'Ue e dall'altra lo scopo di traghettare la nazione sino al 2019 e portare nuovamente i cittadini al voto in concomitanza con le votazioni europee.