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Palazzi & potere
Governo: Mattarella, se ci sei batti un colpo. Serve il cambio di passo

La formazione di un governo non passa solamente per la volontà dei partiti. Certamente questa è fondamentale e senza i partiti che concorrono a formare tale volontà non è possibile alcun governo: "Però il Capo dello Stato non può completamente chiamarsi fuori, non può lasciare totalmente in mano il boccino ai giovani rampanti della politica italiana, dovrebbe guidarli, indicargli una strada e incanalare al meglio le loro fresche energie" fanno notare ambienti internazionali interessati alle vicende italiane.

"Dovrebbe cominciare a cambiare atteggiamento ed usare un po' più di polso" è questo quello che ormai si pensa perchè "lasciare fare a Luigi Di Maio e Matteo Salvini tutto quello che vogliono significa assecondarne ambizioni e capricci, veti incrociati e ripicche e non è certamente il modo migliore per giungere alla formazione di un governo".

Insomma, va bene lasciarli stancare, va bene lasciarli sfinire però c'è un limite a tutto e forse un maggior attivismo del Colle sarebbe gradito, anzi, opportuno. Giorno dopo giorno la situazione si fa sempre più ingarbugliata soprattutto perchè non si intravede una strada, un percorso comune, una 'regia', tutto sembra lasciato tristemente al caso. Anche l'opinione pubblica, già da tempo disaffezionata ai riti della politica, potrebbe ulteriormente segnalare il distacco. Perché l'impressione è che non siano solo i partiti a brancolare nel buio.

Sarebbe dunque bene che il Presidente facesse finalmente 'pesare' la sua grande esperienza politica ed istituzionale rispetto alla giovinezza e all'inesperienza, forse troppa per i ruoli che ricoprono, di Luigi di Maio e di Matteo Salvini. L'esperienza contro l'inesperienza, la seniority contro la gioventù; sono in molti che cominciano a rimpiangere i modi molto più spicci ma anche molto più efficaci di tanti autorevoli predecessori sul Colle e proprio per questo chi conosce bene gli ambienti quirinalizi giura che molto presto il Capo dello Stato cambierà approccio: da  ascoltatore passivo e silente dei problemi e delle esigenze altrui a prezioso tessitore di tele governative. Insomma, il Quirinale sta per scendere in campo.

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