Politica, Parlamento verso lo stallo: M5S primi solo in 41 collegi
Politica, per l'ufficio studi della Camera nessuno avrà la maggioranza nel prossimo parlamento
I tecnici della Camera hanno distribuito i voti del 2013, quindi consensi reali, su ognuno dei 232 collegi delineati dalla legge Rosato (anche se provvisori) ottenendo il risultato importante di indicare in quanti collegi i tre poli partono in testa e, in particolare, in quali aree specifiche il M5S già nel 2013 ha battuto centrodestra e centrosinistra, scrive il Messaggero.
I pentastellati risultano primi - con i voti del 2013 quando raggiunsero il 25,6% dei consensi complessivi - solo in 41 collegi sul totale di 232.
In altre parole i dati indicano in modo autorevole che, a meno di un forte aumento del consenso, il polo a Cinquestelle sarà probabilmente solo terzo sul podio elettorale del 2018 perché la pur ottima performance del 2013 non gli consente di conquistare molti collegi alla Camera e ancor meno al Senato dove, causa la mancanza dell' elettorato fra 18 e 25 anni, nel 2013 prese solo il 23,8%.
Il centrodestra risulta primo praticamente nel territorio di quasi tutti i collegi pugliesi poiché - sempre sulla base dei voti 2013 - se ne aggiudicherebbe ben 15 su 16. Anche in Campania lo sparo di partenza della competizione elettorale vede il centrodestra nettamente primo in 16 su 24 collegi. E il centrosinistra? Lo studio dei tecnici della Camera lo vede primo in 95 seggi uninominali con il 29,6% dei consensi. È considerato vincente in 12 seggi in Lombardia e in 5 in Piemonte, tutti concentrati nelle città, e in oltre a 10 su 21 nel Lazio, tutti a Roma e provincia.
C'è da sottolineare, continua il Messaggero, un elemento che emerge pure dall' indagine della Camera: anche se uno dei tre poli riuscisse ad aggiudicarsi tutti i voti che nel 2013 andarono ai montiani (tradotti in 42 seggi nell' indagine) in Parlamento non ci sarebbe alcuna maggioranza.