Rosatellum, D'Alema: "Gentiloni? E' ufficialmente un bugiardo"
"Una candidatura di Grasso con Mdp? Quello che farà dipende da lui"
Dalla discussione sulla legge elettorale "Gentiloni ne esce profondamente ridimensionato sul piano della sua qualità di statista", perche' "avendo solennemente promesso che il governo non si sarebbe ingerito e poi mettendo la fiducia, e' diventato come Renzi, è diventato ufficialmente un bugiardo. Ed è quello che forse Renzi voleva, indispettito dalla sua maggiore credibilita'". Intervistato a Circo Massimo, il programma in onda su Radio Capital condotto da Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto, D'Alema ha attaccato duramente il premier e il segretario del Pd Matteo Renzi: "Ha fatto un accordo con Berlusconi e Salvini ma rischia di fare la figura di Pinocchio davanti al gatto e alla volpe. E' un leader politico che per sopravvivere deve divorare i suoi, come sta facendo con Gentiloni".
Per l'ex premier la nuova legge elettorale "nasce dal trasformismo e inganna gli elettori creando un Parlamento di nominati". Una legge che secondo il leader di Mdp è "incostituzionale" e non garantisce nè rappresentatività nè governabilità. "Il vero vincitore non è Renzi ma Verdini, che ha ammesso di aver sempre fatto parte della maggioranza".
E sulla scelta di blindare il Rosatellum con la fiducia, commenta: "E' una mossa di Matteo Renzi per ridurre la popolarità e la credibilità di Gentiloni che è diventato ufficialmente un bugiardo". Il segretario del Pd per rimanere al potere "ha bisogno di umiliare e divorare i suoi. Sono accusato anche io di questo? Chi ha lavorato con me adesso ha un ruolo centrale nel Governo" dice riferendosi ai ministri Marco Minniti e Pier Carlo Padoan, "le mie presunte vittime hanno fatto una fine meravigliosa".
Infine, sulla possibile candidatura con Mdp del Senato Pietro Grasso, uscito dal gruppo del Pd, D'Alema ha spiegato che "quello che farà dipende da lui. Per il suo ruolo costituzionale in questo momento, che è preclusivo di qualsiasi ruolo politico, e anche per la sua storia, non è una persona che può essere tirata per la giacchetta. Deciderà lui" e aggiunge "Questa consonanza di giudizio mi fa piacere perché è un uomo che stimo moltissimo per la sua storia e per come ha svolto il suo ruolo istituzionale, anche con sofferenza".