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Politica
Lifeline a Malta, migranti in 8 paesi Ue. Seehofer: "Germania non li accoglier
Foto LaPresse

"Macron fa il matto perché è al minimo della sua popolarità nel suo paese". Lo dice Matteo Salvini, lasciando la Camera. Siamo di fronte a uno che "accarezza il Papa, è la prima volta che vedo qualcuno che accarezza il Papa".

In Libia ci sono 662mila migranti: il 91 per cento uomini e il 10 per cento sono minori. I dati, aggiornati a marzo scorso e calcolati dall'Oim, Organizzazione internazionale migrazioni, sono stati comunicati dal ministro dell'Interno, Matteo Salvini, nel corso del question time alla Camera. Per pattugliare le coste, ha aggiunto il leader leghista, l'Italia è pronta a offrire nuovi mezzi a Tripoli: "Oggi in Consiglio dei ministri - ha affermato - se il tempo lo consentirà, doneremo altre 12 motovedette alla Libia con conseguente formazione degli equipaggi per continuare a proteggere vite nel Mediterraneo". L'Italia, ha ricordato Salvini, ha "formato 213 addetti della Guardia costiera libica ed altri 300 potrebbero essere addestrati nell'ambito della missione Ue Sophia".

La notizia era già trapelata ieri in una dichiarazione di un altro ministro, il pentastellato Danilo Toninelli, titolare delle Infrastrutture, che ha scritto su Facebook: "Ho parlato al telefono con il mio omologo della Libia, Milad Maatuq, e gli ho dato la mia disponibilità a rafforzare la Guardia Costiera libica con nuove motovedette italiane, in modo da pattugliare meglio i loro mari e contrastare più efficacemente le partenze dei barconi della morte".

La riunione del governo italiano è convocata per stasera alle 20. Sul tavolo l'assegnazione delle deleghe per i sottosegretari e un decreto per rinviare l'entrata in vigore dell'obbligo della fatturazione elettronica per i benzinai.  

Intanto la nave Lifeline con a bordo 234 migranti, scortata da una nave militare, è entrata nel porto de La Valletta. Anche l'Olanda ha confermato che darà assistenza, fa sapere Muscat: sono così 8 i Paesi che collaboreranno per assistere i 234 migranti, fatto che rende l'accordo raggiunto "un caso unico" per una nave "in cui il capitano ha disobbedito agli ordini".

I migranti saranno ricollocati, dopo le cure, in otto Paesi dell'Ue che hanno dato la loro disponibilità. Sono, oltre alla stessa Malta, Francia, Italia, Irlanda, Portogallo, Belgio, Olanda e Lussemburgo. Mentre, ha aggiunto Muscat, "altri Stati membri si sono rifiutati di accogliere i migranti".

Seehofer, Germania non accogliera' migranti Lifeline - Il ministro dell'Interno tedesco, Horst Seehofer, ha affermato davanti al Parlamento che la Germania non accogliera' i migranti di Lifeline. "Al momento non c'e' una necessita' di azione per la Repubblica federale tedesca", ha affermato. Anche in futuro ci lasceremo guidare dai principi di "umanita' e ordine". Seehofer ha affermato che bisogna capire come evitare di creare un "precedente". In mattinata il portavoce del governo, Steffen Seibert, aveva affermato che si stessero tenendo dei colloqui per verificare l'eventuale accoglienza dei profughi.

Il premier maltese ha ringraziato il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, per aver proposto di ridistribuire i naufraghi. La Lifeline invece, ha spiegato, "sarà sequestrata per l'avvio di un'indagine: il capitano dell'imbarcazione ha ignorato le leggi internazionali, non si è trattato di uno scontro tra due Stati membri". "La nave fuorilegge Lifeline arriverà a Malta e lì verrà bloccata per accertamenti. Altro successo del governo italiano: dopo anni di parole, in un mese arrivano i fatti!", il commento del ministro dell'interno Matteo Salvini.

Stamattina la Lifeline aveva avuto il permesso di entrare in acque maltesi, e cercare così riparo dalle cattive condizioni meteo, come riferito dalla stessa ong via Twitter. Ancora all'alba dalla nave era partito un ultimo disperato appello alle autorità: "Fateci entrare in porto o fateci almeno riparare dal vento e dalle onde. C'è gente a  bordo che ha bisogno di cure intensive. In tre sono già stati portati in ospedale", la richiesta lanciata alle prime ore del mattino dal capitano Carl Peter Reisch. "Molti a bordo stanno soffrendo di mal di mare", scriveva su Twitter la ong. "Chiediamo ora se siamo autorizzati a proteggerci almeno dalle alte onde e dal forte vento al largo della costa maltese". A ritardare finora l'ingresso a Malta della nave, al sesto giorno dal salvataggio dei 234 migranti, sarebbe stato il no della Germania all'accordo faticosamente raggiunto dai Paesi europei disposti a dividersi i migranti soccorsi. Questa l'accusa è del fondatore della ong, Alex Steier, che punta il dito contro il ministro dell'Interno tedesco Horst Seehofer. Seehofer "agisce come una versione tedesca del collega italiano Salvini e rende il governo tedesco complice della mancata assistenza a persone in pericolo", le sue parole. "Se la situazione a bordo della nave subirà un'escalation a causa delle condizioni di sfinimento e debolezza delle persone a bordo, e del peggioramento del tempo, ne avrà piena responsabilità".

"Chiediamo che tutte le parti permettano lo sbarco immediato delle oltre 230 persone soccorse in mare, tra cui bambini, minori non accompagnati e altri individui vulnerabili", a bordo della Lifeline. A scriverlo questa mattina in un comunicato congiunto numerose ong italiane e maltesi. "Pur comprendendo il bisogno di chiarire le responsabilità legali relative alla situazione, vogliamo sottolineare come la protezione della vita e della dignità umana debbano, in casi come questi, rimanere la priorità".

Le dichiarazioni di Salvini "sono buone". Così il portavoce della Marina libica, Ayyoub Qasem, che delle parole del ministro dell'Interno apprezza soprattutto "la chiusura dei porti alle ong". Secondo Qasem, "queste dichiarazioni hanno avuto un riscontro positivo, ma noi aspettiamo i risultati", poiché "queste ong sono ancora presenti e ostacolano le attività della Guardia costiera libica".  Per Qasem, "nell'ultimo periodo il numero dei migranti è aumentato per più fattori. È la stagione adatta; le attività della Guardia costiera si sono intensificate; i trafficanti hanno la sensazione che quanto accadrà nel prossimo periodo non sarà positivo e vogliono liberarsi dei migranti".  Qasem si dice convinto che "l'assenza degli apparati di sicurezza abbia fatto sì che i trafficanti installassero le loro basi a Garabulli, a est di Tripoli". Proprio qui stamattina la Guardia costiera libica ha soccorso almeno 200 migranti su un'imbarcazione in panne diretta verso l'Italia. Nell'ultima settimana, quelli intercettati o salvati dalla Marina di Tripoli sono oltre duemila.

Un nuovo atto d'accusa verso le ong attive nel Mediterraneo è arrivato oggi dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. "Ci sono due ong che navigano in maniera illegale. Battono bandiera olandese ma l'Olanda non le riconosce e navigano con una nave da diporto che potrebbe portare 50 persone trasportandone più di 200. Sono irresponsabili, non soccorritori", ha detto.

Dopo lo sbarco di ieri a Pozzallo, la polizia di Ragusa ha arrestato un presunto scafista, Abdallah Adam El Tayeb, 29enne nato in Sudan. Secondo i testimoni, sarebbe stato lui a condurre l'imbarcazione in legno partita dalle coste libiche con a bordo 113 migranti di varie nazionalità, in prevalenza sudanesi. I migranti sono stati soccorsi in mare dalla nave cargo Alexander Maersk, battente bandiera danese, poi approdata a Pozzallo.

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