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Politica
Salvini, quanto coraggio politico. Ma la Chiesa ci rifila i migranti

La CEI ha annunciato di prendersi carico di 100 dei migranti che sono stati fatti sbarcare della Diciotti, degli altri se ne faranno carico Irlanda, Albania e forse altri paesi non ancora precisati.

Lo ha annunciato ieri il ministro Salvini durante un comizio a Pinzolo, trasmesso con una diretta video facebook che ha raggiunto punte di ben 51.000 persone connesse contemporaneamente, molte di più di quelle che assistono alle dirette dei lanci della NASA.

Più che un comizio è stato un plebiscito virtuale che, qualora ce ne fosse ancora bisogno, conferma l'estrema popolarità della linea Salvini.Quella di Salvini, seppur miracolo politico, è però una vittoria di Pirro. Il Vaticano certamente non integrerà i migranti nel suo territorio, la CEI li piazzerà invece in qualche centro di accoglienza gestito dalla Chiesa, quindi aperto e sul territorio italiano, il che significa che li ritroveremo presto in giro per strada a bighellonare. Rispetto alla sua linea dura, Salvini ha trovato quindi la migliore e più veloce tra le peggiori soluzioni, certamente si è sentita l'influenza dell'ufficializzazione dell'iscrizione del suo nome nel registro degli indagati nell'inchiesta per sequestro di persona a cura del procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio. 

Che il sistema avrebbe prima o poi tentato di reagire al salvinismo era un fatto scontato, la palla ora è passata al Tribunale dei Ministri che in caso dovesse propendere per la colpevolezza di Salvini sarebbe obbligato a richiedere autorizzazione al Parlamento, scontrandosi quindi con grande probabilità contro un muro di cemento.

Salvini è certo di poter dormire sonni tranquilli ma è altrettanto certo di aver ricevuto un segnale mafioso dal sistema. E' il triste paradosso dell'Italia di oggi, quello di un Ministro dell'Interno che temerariamente si spende pubblicamente in sfide contro la mafia ma che come unica minaccia mafiosa riceve quella lanciatagli da alcuni organi dello Stato.

Per non fare la fine di Berlusconi, alla riapertura dei lavori parlamentari Salvini sarà probabilmente costretto a rivedere l'agenda di governo, cercando di inserire quella riforma della giustizia che da sempre aspettiamo e che quasi certamente scatenerà nei suoi confronti controffensive ancor più mafiose.  

Questa vicenda è però servita a dimostrare che Salvini ha gli attributi, sin da subito ha esortato il procuratore Patronaggio ad indicarlo come responsabile assumendosi la paternità di tutta la vicenda Diciotti e un simile atto di coraggio politico non si era mai visto negli scorsi decenni.

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