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Dit - Noi con l'Italia: 'Emiliano senza maggioranza'

I consiglieri regionali di Direzione Italia-Noi con l’Italia - Ignazio Zullo, Luigi Manca, Renato Perrini e Francesco Ventola - denunciano il venir meno della maggioranza che "dovrebbe sostenere" la giunta Emiliano, che tra dimissioni di Assessori e diatribe politico-istituzionali mostra evidenti cedimenti di tenuta: "Abbiamo votato il Disegno di Legge sul Turismo per due motivi: il primo perché siamo convinti che sia il settore che può costituire davvero un volano per lo sviluppo della nostra regione. In questi ultimi anni il brand Puglia è cresciuto notevolmente, lo testimoniano i numeri degli arrivi dei turisti, ma anche dei pugliesi che fanno della loro terra anche meta delle proprie vacanze".

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"Ma Direzione Italia-Noi con l’Italia è rimasta in aula e votato il provvedimento anche con grande senso di responsabilità: se avessimo abbandonato l’aula oggi il Consiglio regionale sarebbe caduto per mancanza del numero legale e, forse, questa legge così importante - per il quale anche in commissione con il collega Renato Perrini abbiamo dato un importante contributo - per il Turismo pugliese non si sarebbe potuta approvare per colpa di una maggioranza in crisi".

 

Emiliano Consiglio
 

"Per questo - aggiungono i consiglieri Dit/NcI - invitiamo il presidente Emiliano a riflettere su quanto sta accadendo nel suo centrosinistra, dove il consenso viene sempre meno e noi opposizione siamo “costretti” a svolgere un ruolo che non ci compete, mantenere il numero legale, solo per responsabilità nei confronti dei pugliesi che, però, hanno scelto il centrosinistra al governo e non il centrodestra!"

 

Critico anche il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli: “Nessun sostegno o incentivo per il rilancio del settore, ma solo qualche aggiustamento tecnico amministrativo. Il provvedimento varato oggi sulla semplificazione per le imprese turistiche non prevede un vero piano di promozione del marchio Puglia”.  

 

Pur avendo votato a favore, nell’auspicio di un effettivo snellimento burocratico - aggiunge Damascelli - non possiamo non rilevare che in Puglia manchi una strategia chiara per premere l’acceleratore nella valorizzazione turistica della nostra regione, generosa di bellezze storico artistiche, naturali, paesaggistiche e culturali. Non c’è una visione in grado di traghettare verso la crescita le realtà economiche che ruotano attorno all’indotto".

Damascelli bandiera Marò
 

 

"L’assessore Capone  - prosegue il consigliere FI - annunciò piani di promozione ad hoc dei singoli territori, ma non ve n’è traccia. E ancora: se abbiamo ‘gioielli’ non possiamo tenerli in cassaforte, ma dobbiamo esibirli. Infatti, sul fronte della piena fruibilità dei luoghi, siamo ancora all’anno zero con numerosi monumenti chiusi al pubblico, o visitabili solo in parte. Per non parlare dell’assenza delle reti e degli itinerari turistici, che rappresenta un vulnus gravissimo per una terra così tanto vocata al turismo. Tutti aspetti a cui bisogna subito mettere mano, se si vuole fare sul serio”.

 

“Così come è necessario - conclude Damascelli - che si portino finalmente a termine le procedure per gli esami di guide e accompagnatori turistici, e si programmi una strategia seria e decisiva per agevolare il decollo di un settore dalle straordinarie potenzialità economiche per la Puglia”.

 

Marmo sciancalepore
 

Più tecnici, invece, gli appunti del presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, Nino Marmo: “Alcuni operatori, a fronte della nuova legge, saranno portati ad innovare e migliorare le proprie strutture e le proprie imprese. Ma, ancora una volta, questa Giunta non è riuscita a dare un indirizzo chiaro in grado di superare le difficoltà burocratiche e costruire un’offerta turistica diversificata a seconda della capacità di spesa dei turisti”. 

 

“Con la legge approvata oggi - sottolinea Marmo - si incentivano le strutture che captano un turismo ‘economico’ a migliorarsi. E questo va bene. Ma chiediamo alla Giunta regionale un impegno fondamentale: individuare strumenti legislativi di semplificazione affinché in Puglia possano approdare grandi strutture ricettive".

 

"Solo così la nostra regione può ambire ad essere un riferimento del ‘grande turismo’ di coloro che possono contribuire a far circolare e crescere la nostra economia e, dunque, il benessere dei nostri cittadini. Perciò - conclude Marmo - il provvedimento di oggi è utile, ma decisamente insufficiente”.

 

​(gelormini@affaritaliani.it)

 

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​Pubblicato sul tema: Legge sul turismo: semplificazione territoriale e competitività

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