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Roma
Elezioni Lazio, Zingaretti “doppia” il Pd. M5S flop: Parisi tradito da Pirozzi

Elezioni Lazio, Zingaretti si conferma alla guida della Regione Lazio staccando Parisi di una manciata di voti e "doppiando" il Pd. Nel Centrodestra esplode la polemica del "tradimento" di Pirozzi, mentre l'M5S di Roberta Lombardi registra una sonora sconfitta: i risultati.

 

Regione Lazio in controtendenza rispetto all'Italia intera, il Centrosinistra gongola dopo la vittoria al cardiopalma per la corsa della Pisana. Un'attesa infinita dovuta anche a ritardi e disagi avvenuti nelle sezioni del Lazio, scrutinate con tempi lunghissimi. Un'attesa conclusasi con il secondo trionfo consecutivo del presidente uscente Nicola Zingaretti, che mette a segno una vittoria storica su rivali di sempre e sul suo stesso partito; dei 1 018 523 voti ottenuti, "solo" 538 673 (il 21,57%) provengono infatti dal Pd. Un risultato straordinario sottolineato dallo stesso Zingaretti, intervistato dal telegiornale regionale del Lazio a poche ore dalla rielezione ufficiale: “Lo speravo così tanto no, un po’ di paura l’abbiamo avuta, ma alla fine ha vinto quello che speravamo: il riconoscimento dell’alleanza del fare, la serietà con la quale malgrado tutto in questi anni abbiamo lavorato. Tante persone al di là dell’orientamento politico ci hanno dato di nuovo la loro”.

A supporto del presidente uscente una lista di cinque partiti, escluso il già citato Pd, che, più o meno, rispecchiano l'andamento a livello nazionale; Lista Zingaretti al 4,40, Liberi e Uguali al 3,53%, +Europa della Bonino al 2,09% e Italia Euro Insieme al 1,12%.

 

Il Flop M5S

Grande delusa di questa tornata elettorale è sicuramente Roberta Lombardi, che nella serata di lunedì ha ammesso la sconfitta tramite la propria pagina Facebook. "Sapevamo che sarebbe stato difficile, il voto regionale - ha commentato la Lombardi - è sempre una partita a sé e abbiamo raggiunto un risultato molto importante: abbiamo incrementato i consensi territoriali rispetto al 2013 e per questo possiamo ritenerci soddisfatti. Io ho dato il massimo, tutti abbiamo dato il massimo e lo ritengo un grande risultato". Alla candidata pentastellata il 27,26% dei voti, un risultato di molto inferiore rispetto alle aspettative della vigilia e al successo a livello nazionale del Movimento. Una sconfitta che pesa specialmente a Roma, dove il Pd ha effettuato il controsorpasso ai danni del partito del sindaco Virginia Raggi.

 

Il caso Centrodestra

Delude lo “Scarpone” Pirozzi, supportato dalla Lista Nathan, conquistando solo il 4,94% dei voti. Una sconfitta che non solo brucia, ma che toglie anche voti, e un'opportunità ghiottissima, al Centrodestra, che si è presentato con la candidatura last minute di Parisi rischiando quasi di vincere con il 31,47% dei voti. Due risultati, che, se sommati, sarebbero probabilmente costati la debacle di Zingaretti. All'interno della lista a sostegno di Parisi Forza Italia, terza forza politica nel Lazio, con il 14,82%, seguita dalla sopresa Lega al 10,10.  A breve distanza da Salvini insegue la Meloni con l'8,81% di Fratelli d'Italia, poi Noi con l'Italia-Udc al 1,64% ed infine Energie per l'Italia al 1,48%.

 

Gli sconfitti

Fanalini di coda, sconfitti, ma non del tutto. La "marea nera" si ridimensiona anche nel Lazio rispetto alla vigilia, smentendo le cifre vicine al 5% pronosticate da Casapound. La tartaruga frecciata di Mauro Antonini, reduce dall'exploit di Ostia, si conferma però in crescita, sfiorando il 2% con il suo 1,96%. Male Jean Leonard Touadi – Civica Popolare Lorenzin, allo 0, 25% e Paolo Giovanni Azzaro di Democrazia Cristiana allo 0,24%. "Cucchiaio di Legno" per Stefano Rosati, che chiude con lo 0,16%.

 

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