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Roma
Raggi, De Vito e Roma immobile: Fdi rilancia Giorgia Meloni sindaco

di Massimiliano Martinelli

Il Movimento 5 stelle di Roma sull'orlo della crisi, Virginia Raggi attesa al varco tra l'arresto di De Vito e una maggioranza spaccata. Venerdì il ritorno in assemblea capitolina con l'opposizione più dura e pura, quella di Fratelli d'Italia, che si prepara all'appuntamento rilanciando la candidatura di Giorgia Meloni: “È la scelta migliore per Roma”.

 

Dal Qatar all'Aula Giulio Cesare in poche ore, chiamata a chiarire i dubbi e la perplessità attorno ad una maggioranza stordita da vicende giudiziarie e politiche. Dopo la visita all'emiro, che si concluderò giovedì, Virginia Raggi è chiamata alla sostituzione del consigliere De Vito con il primo dei non eletti grillini, confrontandosi per l''occasione direttamente con le opposizioni. Ad ipotizzare gli scenari possibili per Roma ad Affaritaliani è Andrea De Priamo, capogruppo di Fratelli d'Italia in Campidoglio.

 

Consigliere, cosa dobbiamo attenderci dall’assemblea capitolina di venerdì?

“Quello di venerdì è innanzi tutto un atto dovuto, perché non ci può essere alcuna attività istituzionale prima di un intervento della Raggi. Obbligatoriamente, il sindaco deve riferire la revoca di De Vito da presidente del consiglio comunale e illustrare la situazione. Poi noi abbiamo chiesto che venga a riferire in aula non su un singolo episodio, l'arresto di De Vito, ma su come pensa di proseguire il suo lavoro su Roma.”.

Chiederete le dimissioni del sindaco Raggi?

“Io credo che bisogna guardare al bene della città, non alla propria parte. Non chiediamo un passo indietro del sindaco per interessi politico-elettorali. Noi siamo sempre stati presenti sul territorio, se dovessero esserci i presupposti noi saremmo pronti”.

Ci sono le condizioni per proseguire così?

“Noi non le vediamo. È evidente la situazione disastrosa dal punto di vista politico-amministrativo, ci sono varie emergenze come la crisi dei rifiuti ed un centro storico senza metro; crisi senza precedenti. A tutto si unisce ancora una vicenda giudiziaria che riguarda il numero due, De Vito, e il numero tre, Frongia, del Campidoglio”.

Quali sono le prospettive nel caso la giunta M5S proseguisse?

“Sarebbe semplicemente un accanimento inutile, senza effetti. C'è l'assenza di assessori in rami delicati, o la presenza di altri, come Linda Meleo, che hanno dimostrato di non essere in grado di svolgere il proprio compito. E ora con questa bufera non vedo come si possa andare avanti. Anche se Raggi avesse i numeri, non vedo come si possa proseguire per altri 2 anni e mezzo. Sarebbe un mero navigare a vista”.

Nel frattempo, sullo stadio della Roma, ci sono i primi passi indietro della Giunta

“Sul progetto specifico credo ci sia una spaccatura, non vedo compattezza nella maggioranza. In generale immagino un certo disagio dei consiglieri di maggioranza, è normale, ci sono tante vicende giudiziarie gravi. Ma sembra che nonostante tutto vogliano andare avanti. Per noi è prezioso, in tal senso, anche l’appello del Papa per la rinascita morale della città”.

Può essere il tema stadio a spaccare definitivamente l'M5S?

“Non credo abbiamo compattezza di maggioranza, ma credo possano avere problemi anche su altri temi. Le vicende di questi giorni ci danno un quadro che ‘inquina’ le attività amministrative di questa consigliatura, e con quadro così inquinato, oltre al desiderio di non voler tornare a casa, non immagino come possano portare in aula e votare provvedimenti importanti. Quello che è sicuro, è che noi non saremo la stampella di nessuno”.

Se dovesse puntare un euro, lo stadio si farà o no?

“Non amo le scommesse, ma dovendo farlo direi di no. Non mi sembra ci siano le condizioni per la realizzazioni di questo progetto”.

Nel caso di “caduta” del governo, voi vi farete trovare pronti?

“Non credo ci siano condizioni per elezioni a giugno, credo l'obiettivo per tutti sia in tal caso passare meno tempo possibile sotto commissariamento. Per quanto riguarda noi e le prospettive su Roma non ci siamo mai fermati, dobbiamo studiare a prescindere il rilancio della Capitale, difenderla e tutelarla. Per quanto riguarda invece la scelta politica, ragioneremo invece con tutto il centrodestra, siamo pronti a discutere con tutti”.

A differenza di Forza Italia e Lega, voi però avete già un nome forte. Giorgia Meloni...

“Sarebbe il nome migliore possibile su Roma, ma attualmente è presidente di un partito. Sarà lei a decidere se e come valutare questa opzione. Ma a prescindere da tutto, in ogni ipotesi, lei sarà sempre presente sulla città. Fratelli d’Italia è pronta a scendere in campo con programmi e nomi, anche se Giorgia avesse impegni nazionali più 'importanti'”.

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