News immediate,
non mediate!
Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA

ALESSANDRO DAL RI (PD TRENTINO) * CONGRESSO 2019 : « MOZIONE CONGRESSUALE A SOSTEGNO DELLA CANDIDATURA ALLA SEGRETERIA PROVINCIALE »

Scritto da
20.23 - venerdì 22 febbraio 2019

Mozione Congressuale E-mozione democratica a sostegno di Alessandro Dal Ri, candidato alla segreteria provinciale.

Premessa

I fatti di questo ultimo anno ci hanno posto di fronte ad una fase nuova per la nostra provincia e per il nostro partito. Per la prima volta il Partito Democratico del Trentino in Consiglio provinciale deve promuovere valori, idee e progetti dai banchi dell’opposizione. In un contesto politico incerto, sono molti gli impegni elettorali all’orizzonte: elezioni suppletive, europee e comunali.

Accanto a molti dubbi e preoccupazioni abbiamo la profonda convinzione che un futuro per il Pd del Trentino e per i valori che rappresenta esista, che esista una comunità politica in grado di ritrovare coesione e motivazione per tornare a proporre ai Trentini un governo all’altezza delle nostre migliori tradizioni.

Con queste intenzioni, non una corrente, non i “giovani” o i “rottamatori”, ma gli iscritti e le iscritte, amministratori e amministratrici locali e dirigenti di partito delle vallate e di Trento si sono parlati, confrontati e sentono la responsabilità di portare il Pd del Trentino ad aprire una fase nuova, in cui insieme vengano superate le difficoltà di questi anni e si possa portare sostegno politico forte alle amministrazioni, ai gruppi ed ai circoli di tutti i livelli.

La proposta che portiamo al Pd del Trentino oggi è l’invito ad essere uniti, propositivi e innovativi, nella piena collaborazione e fiducia reciproca con tutto il partito.

Chiediamo a tutto il partito di lavorare insieme per trovare una strada funzionale per portare al congresso una mozione rivoluzionaria: quella di una comunità politica coesa, che sulla base di valori comuni forma e valorizza le generazioni politiche che hanno la responsabilità di riportare quei valori al governo del Trentino.

Riteniamo fondamentale coltivare il dialogo con gli Autonomisti, con il mondo civico e lavorare alla costruzione di una coalizione più ampia possibile con tutti e tutte coloro che si sentono alternativi alle destre.

 

 

*

Organizzazione Partito

Riteniamo fondamentale innanzitutto riorganizzare il funzionamento del Partito Democratico del Trentino e il suo interfacciarsi con la comunità. In particolare attraverso il coinvolgimento autentico e largo innanzitutto dei nostri iscritti nei processi decisionali – anche con l’ausilio di nuove tecnologie – al fine di favorire una maggiore partecipazione e rappresentatività, rigenerando così la fiducia e la coesione della nostra Comunità democratica.

È necessaria inoltre una riorganizzazione dei nostri Circoli, con l’obiettivo di rinforzarli e renderli da una parte più incisivi nella vita politica del partito e, dall’altra, strumento di crescita culturale e di raccolta delle istanze del territorio. Si deve creare un supporto logistico centrale che fornisca ai Circoli adeguato supporto per l’organizzazione di serate di approfondimento, dei gazebo e di altre attività. Attraverso il sostegno organizzativo, mettendo in rete relazioni e contatti, prestando cura alle modalità di racconto e diffusione degli eventi.

Serve, inoltre, avviare un serio ragionamento su come migliorare il funzionamento e la rappresentatività di alcuni organi del partito, al fine di rendere più efficiente il confronto democratico e garantirne l’efficacia. Anche valorizzando meglio l’Assemblea come luogo dove far emergere tutte le sensibilità presenti nel partito, così che si possa farne sintesi, con la partecipazione di tutti i livelli della nostra comunità politica. Certamente é necessario valorizzare di più i risultati prodotti dalle commissioni di lavoro

Va intensificato il dialogo tra città e valli, perché crediamo fortemente nella necessità di una maggiore presenza del partito sui territori e accanto alle persone. Dobbiamo sostenere e promuovere valori non negoziabili e proposte chiare nei consigli comunali e nei luoghi della comunità. La segreteria provinciale deve essere elemento di raccordo tra amministratori comunali, consiglieri provinciali e Comunità politica, attraverso appuntamenti periodici sul territorio, con esponenti del partito, in collaborazione coi circoli locali, per un’operazione di ascolto e confronto stabile della cittadinanza, delle sue aspettative, dei suoi bisogni e delle sue proposte.

Il Partito deve essere luogo di confronto ed elaborazione di idee e politiche sulle sfide del nostro tempo, dimostrando, da un lato, la capacità di farsi interprete delle istanze che arrivano dalla nostra Comunità, dall’altro, di elaborare delle soluzioni. Quindi proponiamo commissioni di lavoro tematiche e permanenti che vedano coinvolte le nostre migliori energie e valorizzate le disponibilità personali, insieme ai nostri amministratori e agli attori dell’economia, della società, della cultura del Trentino. In questo processo crediamo necessario il coinvolgimento e il dialogo con imprese, Ordini professionali, associazioni di categoria, sindacati e le realtà aggregative di vario genere di cui il Trentino è ricco.

Ritenendo fondamentale, inoltre, la formazione come elemento propulsivo per una società attiva e competente, promuoviamo una scuola politica che prepari le giovani generazioni a diventare classe dirigente capace, attraverso il coinvolgimento e la valorizzazione dei nostri amministratori.

Formazione ed educazione sono le basi per il progresso di lungo periodo e alla formazione politica andranno affiancate anche esperienze volte alla conoscenza dell’Europa e delle sue Istituzioni, come quelle già organizzate dal partito provinciale in collaborazione coi parlamentari europei del Pd.

Fare tutto questo ha naturalmente un costo, e dunque pone il partito nella necessità di finanziarsi, pensiamo quindi che il tesoriere debba assumere anche un ruolo di Fundraiser, in modo da attuare strategie diversificate nella raccolta fondi, prendendo esempio dalle soluzioni adottate da realtà simili alla nostra sul territorio nazionale.

Dobbiamo puntare sull’utilizzo strategico della comunicazione, attraverso la sinergia tra social media e presenza fisica sul territorio. È prioritario strutturare una comunicazione che sia più dialogica e in grado di interfacciarsi con quella parte di popolazione che oggi fatichiamo a raggiungere e che ha perso fiducia nei nostri confronti.

Occorre tornare ad aggregare le persone, a farle appassionare alla gestione della cosa pubblica, con modalità nuove rispetto a quelle messe in campo dal Pd negli ultimi anni: più presenza negli eventi popolari (sagre, piazze, mercati,…), più incontri conviviali, non solo riunioni di circolo o serate-dibattito, ma anche feste per offrire momenti di discussione, approfondimento ma anche convivialità.

 

*

Autonomia

L’Autonomia, elemento imprescindibile per il Partito Democratico del Trentino, continui ad essere laboratorio di politiche innovative capaci di rendere il nostro territorio avanguardia in Italia e in Europa. Una Autonomia da prendere a modello nel contesto europeo, quale strumento di realizzazione di una Europa politica non più basata solo su accordi economici.

Per questo in Trentino è necessario un lavoro di sensibilizzazione, di conoscenza e quindi di difesa, per sottolineare l’importanza e la bellezza della responsabilità dell’autogoverno.

L’Autonomia non è uno Statuto nè solo un modello istituzionale, é il prodotto della storia di una terra, é fatta di tradizioni, senso e uso civico del bene comune, ma non é data per sempre. L’Autonomia è ciò che esprime una Comunità oggi, é il senso di appartenenza,

sono i legami e la sua coesione sociale, è il risultato del lavoro e dell’impegno responsabile, è la cura per questa terra e la sua solidarietà.

L’autonomia è patrimonio collettivo e tutti devono poter partecipare al governo del bene pubblico.

È necessario rilanciare l’Autonomia stessa come patrimonio di tutta la Comunità e non solo delle sue istituzioni. Occorre condividere il valore di quello che abbiamo e il rischio di perderlo, ma occorre anche condividere un processo di rigenerazione dell’Autonomia che non sia attenta solo alle risorse e alle competenze ma anche al progetto di Comunità che la sottende.

L’autonomia non va sacrificata agli interessi politici nazionali, deve essere integrale, regionale, aperta alla cooperazione e che guarda all’Europa.

Una Autonomia che riduce i costi della politica e lotta contro i privilegi

Una Provincia che decentra i propri poteri rendendo le Comunità locali e i loro enti protagonisti di un autogoverno responsabile, senza sprechi e inefficienze.

Una Pubblica Amministrazione che va riformata per essere sempre meglio al servizio del cittadino, in grado di assicurare l’accesso a tutti e in tutti i territori e di dare alle persone e alle imprese risposte certe, in tempi certi e senza favoritismi.

 

*

Ambiente, territorio e sostenibilità.

Non può il Trentino pensare al proprio futuro se non trovando la via che tuteli e valorizzi le proprie risorse ambientali, che sviluppi le interconnessioni con le altre regioni senza trasformarsi in terra di transito.

Vanno superate le idee sbagliate di sviluppo della viabilità puntando sulla rotaia, a partire dalla ferrovia della Valsugana, vera alternativa alla Valdastico e recuperando i collegamenti ferroviari già esistenti. La stessa rotaia ha bisogno di una rete e di una logistica coerenti, che ne rafforzino il valore alternativo nel trasporto delle merci oltre che delle persone.

C’è bisogno di progetti realizzabili che connettano tutto il territorio, riducendo le penalità per le periferie e trasformando la mobilità connessa al lavoro e all’accesso ai servizi, puntando sul servizio pubblico efficiente e competitivo.

La sfida per la mobilità del futuro è legata anche al completamento della messa in rete di tutto il territorio, nella trasmissione dati e nella connettività.

Contemporaneamente è necessario continuare a promuovere l’acquisto e la circolazione di mezzi di trasporto con alimentazione alternativa ai carburanti fossili.
Sicurezza del suolo e delle acque, la riduzione del consumo di territorio, la qualità del paesaggio, il riuso del patrimonio edilizio,l’efficienza e il risparmio energetico oltre allo sviluppo delle energie rinnovabili e un turismo rispettoso dell’ambiente, l’acqua bene comune, l’agricoltura di montagna, il biologico e il distretto della qualità sono le politiche irrinunciabili per il futuro di questa terra.

 

*

Contrasto alla povertà

In questi ultimi anni il Trentino è stato avanguardia europea nel tentativo di costruire nuovi modelli di sostegno al reddito, contrasto alla povertà e lotta alla disoccupazione. Quello che differenzia misure davvero efficaci, eque e orientate allo sviluppo economico e sociale di una Comunità dal semplice e spesso dannoso assistenzialismo, sono i tanti piccoli accorgimenti che accompagnano e impreziosiscono la banale distribuzione di risorse pubbliche.

Questo lavoro va rivendicato e tutelato con forza, continuato ed integrato con altre misure che vadano ad offrire aiuto, in molti modi diversi, a chi ne ha bisogno. Dalle agevolazioni nell’utilizzo del trasporto pubblico, del materiale scolastico, dei ticket sanitari, dei servizi per l’infanzia e per l’accesso all’università, come alle case popolari.

 

*

Sviluppo,economia e lavoro

Il Trentino, terra di piccole aziende artigianali, industriali, agricole e turistiche spesso a gestione familiare, che hanno saputo fare dell’attenzione alla qualità il loro ingrediente principale, si trova oggi a dover affrontare la sfida di uno sviluppo economico che necessità di maggior innovazione per essere competitivo. Così come tutte le imprese, grandi e piccole, anche la Cooperazione sta affrontando un periodo in cui è necessario evolvere e applicare all’oggi i valori di don Guetti, riscoprendo il valore della propria responsabilità sociale, capace di tutelare tutti i portatori di interessi.

Occorre, quindi, attualizzare il sistema di incentivi a sostegno dell’economia, fornendo sempre più alle aziende degli strumenti che permettano loro di attuare una ricerca di processo e di prodotto, proporzionata all’entità della loro organizzazione, per realizzare quel salto di qualità che può davvero consentire di rinforzare il nostro tessuto imprenditoriale.

Pensiamo si debba, altresì, sostenere e stimolare la formazione continua dei lavoratori, dando loro maggiori strumenti per essere produttivi ma anche incisivi nella politica

aziendale. La formazione sia un vero diritto dei lavoratori, un ammortizzatore sociale preventivo in un contesto in cui il mondo del lavoro cambia sempre più velocemente e sarà sempre più frequente il doversi adattare a settori lavorativi diversi.

La disoccupazione giovanile, diffusa anche in Trentino, richiede la massima attenzione. Non vi è futuro per una Comunità che non sappia dare prospettive alle sue nuove generazioni.

Ecco allora la necessità di continuare ad investire pubblicamente sulla formazione anche nella fase antecedente l’assunzione nell’ambito di percorsi formativi interni alle aziende che necessitano di personale, in modo, da un lato, di qualificare il giovane disoccupato e, dall’altro, di permettere all’azienda di assumere un giovane già qualificato.

Ecco allora la possibilità di dar vita a una rete di incentivi mirati che realizzino una sorta di detassazione, attraverso il credito d’imposta, per chi investe in innovazione, formazione e assunzione di giovani.

Altro tema fondamentale per lo sviluppo economico è l’accesso al credito delle imprese, soprattutto le start up, e dei professionisti.

Molto è stato fatto mediante la concessione, tramite i Confidi, di garanzie, mutui diretti provinciali e la predisposizione dei mini bond aziendali ma riteniamo che tali politiche possano essere integrate da convenzioni specifiche stipulate col sistema bancario trentino al fine di concedere il credito non tanto all’azienda che lo richiede ma in base alla progettualità che si mira a realizzare attraverso la singola richiesta di finanziamento. Ciò per favorire le aziende in difficoltà nella possibilità di fare quel salto di qualità in termini di innovazione.

Riteniamo che le importanti politiche di sostegno legate all’Azione 19 vadano rinnovate dando a questi percorsi un’accezione maggiormente formativa che consenta ai soggetti che utilizzano questo strumento di riqualificarsi e riproporsi autonomamente sul mercato del lavoro.

 

*

Cultura, scuola

Il patrimonio culturale del Trentino è una risorsa preziosa per vari aspetti. Sicuramente i castelli, i musei, i teatri, i luoghi storici e d’interesse sono un capitale fondamentale per la nostra Comunità. Capitale che negli scorsi decenni l’amministrazione ha saputo tutelare con cura e valorizzare. Il lavoro di valorizzazione deve però continuare, con l’obbiettivo di mettere in rete tutte le realtà del territorio. Perché come i luoghi fisici, possiamo considerare patrimonio culturale della nostra Comunità anche le associazioni culturali che mantengono vive le nostre tradizioni su tutto il territorio con una attività imprescindibile.

L’investimento culturale è fondamentale per la crescita e l’arricchimento delle persone. Questo processo però, comincia indubbiamente dalla scuola, perno primario perché i cittadini del domani possano essere persone capaci di realizzarsi dal punto di vista personale e lavorativo, ma anche abitanti consapevoli e coscienziosi, dotati di forte senso civico e membri consapevoli e costruttivi di una Comunità aperta e inclusiva. Questo significa, da una parte, intervenire migliorando e affinando il trilinguismo e, dall’altra, reintrodurre ore di educazione civica.

Vanno potenziate, rese sistematiche ed orientate alla qualificazione reali dello studente, le politiche di alternanza Scuola-Lavoro, opportunità di crescita umana e lavorativa, oltre che di volano tra il mondo della scuola e quello dell’impresa, che non deve però, per via di alcuni fenomeni distorsivi, cadere in una sorta di sfruttamento poco qualificante.

 

*

Famiglia, salute e immigrazione

Il quadro demografico del Trentino è preoccupante. Nascono sempre meno figli mentre la generazione dei baby-boomers, la più numerosa della storia dell’umanità, si sta avviando all’età della pensione. Dietro di loro, ci dicono i numeri, un numero insufficiente di giovani lavoratori farà sempre più fatica a sostenere il peso delle spese previdenziali e sanitarie di un così folto numero di anziani.

Oltre a politiche per mantenere in attività quanti più pensionati, che possono ancora dare un contributo attivo alla società insegnando e tramandando il loro know-how alle generazioni più giovani, serve mettere in campo un piano coraggioso e più ampio per affrontare una dinamica così complessa. Al fianco di azioni più incisive sul fronte del sostegno alla natalità, che passa quindi dall’aiuto alle donne che lavorano, abbiamo bisogno di rendere più efficiente il nostro sistema sanitario, ristrutturandolo puntando molto su servizi di aiuto alle persone capillari, evitando così di sovraccaricare le strutture ospedaliere che devono rispondere invece a situazioni di maggiore gravità e complessità, oltre che alle emergenze.

Oltre a questo, sembra evidente come si renda necessario, sul breve periodo, integrare nella nostra società anche una quota di persone che vengono da fuori del Trentino, dell’Italia e spesso anche dell’Europa. Per fare questo serve aprire dei corridoi umanitari ufficiali e controllati, in modo da permettere a chi vuole e a chi ne ha i requisiti, di venire a vivere con noi. Allo stesso tempo vanno rimesse in moto le strutture, che in Trentino si sono dimostrate efficienti ed efficaci, che insegnino la lingua italiana ed aiutino, più in generale, chi arriva da lontano ad integrarsi nella nostra società.

 

*

Tutela dei diritti della persona e pari opportunità

Un Trentino aperto e inclusivo, innovativo e orientato al futuro, radicato in un contesto europeo, non può che essere avanguardia di quelle battaglie che oggi caratterizzano il grado di civiltà di una società.

A partire dalla tutela dei diritti umani e civili, messi in discussione proprio in questi giorni per ragioni di propaganda politica.

È necessario valorizzare e utilizzare meglio il riconoscimento reale delle pari opportunità di genere. Continuare ad investire nella formazione e nella conoscenza delle differenze come contributo alla crescita e allo sviluppo della nostra comunità.

Serve non cedere nelle azioni contro la violenza sulle donne, proseguire nella costruzione di strumenti per una battaglia concreta affinché uomini e donne vengano trattati equamente dal punto di vista salariale e da quello delle opportunità di accesso al lavoro e di carriera, un impegno perché i retaggi culturali della nostra società non facciano incanalare giovani ragazzi e ragazze verso interessi e professionalità non coerenti con le loro naturali propensioni e loro talenti.

 

*

Coalizione

Negli ultimi 25 anni, il Trentino è stato governato da una coalizione di centrosinistra con una forte collocazione autonomista, europea e solidale. Se questo è stato possibile, a differenza di quello che è successo, ad esempio, in Veneto e in Lombardia, non è stato perché i progressisti trentini fossero più numerosi rispetto ai nostri vicini del lombardo- veneto. Anzi, osservando i risultati elettorali del quarto di secolo passato, possiamo vedere che le cifre si somigliano.

Quello che ha marcato la differenza e che ci ha permesso di stare al governo del Trentino così a lungo, è stata la forte alleanza con una robusta componente popolare della società trentina oltre che con quella autonomista.

Partendo da questa analisi, risulta evidente quindi che se i progressisti trentini hanno intenzione di ritornare al governo del territorio e di riconquistare la fiducia della nostra Comunità, è necessario lavorare per la costruzione di un fronte più ampio, coeso e forte. Per fare questo sarà necessario avere mente aperta, disponibilità al dialogo e la capacità sia di far valere le nostre istanze, che di accettare quelli di altre componenti della società trentina.

Riteniamo fondamentale, quindi, coltivare il dialogo con gli Autonomisti, con il mondo civico e lavorare alla costruzione di una coalizione ampia con tutti e tutte coloro che si sentono alternativi alle destre.

Questa mozione è aperta a tutti coloro che vorranno partecipare col loro contributo di idee.

 

Alessandro Dal Ri
Candidato segretario provinciale del Partito Democratico del Trentino con la lista E-mozione Democratica

 

 

[pdf-embedder url=”https://www.agenziagiornalisticaopinione.it/wp-content/uploads/2019/02/E-mozione-democratica.pdf” title=”E-mozione democratica”]
Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.