Gli immobili di pregio storico della città vecchia occupati senza titolo vanno immediatamente sgomberati in quanto rappresentano un patrimonio da tutelare e da restituire alla comunità. Questo è quanto, nella nostra funzione di consiglieri d’opposizione, abbiamo chiesto al sindaco di Taranto con una interrogazione scritta, con particolare riferimento alle occupazioni in atto presso Palazzo De Bellis e Carducci-Artenisio. Due proprietà immobiliari del comune di Taranto, edificate tra il seicento ed il settecento, di vaste metrature e spazi interni che possono, una volta liberati e dopo i necessari interventi, essere compatibili con molteplici finalità che ne consentano la valorizzazione, conservazione e la piena fruizione da parte della cittadinanza.
È bene ricordare che Palazzo De Bellis, nello specifico, era già stato oggetto solo pochi anni fa di un intervento di recupero ma successivamente è stato ancora una volta abbandonato e vandalizzato. Pertanto, riteniamo che va posta la parola fine a tali occupazioni per evitare ulteriori possibili alterazioni dello stato dei luoghi noti come ex residenze di famiglie nobiliari e dunque dal riconosciuto valore storico, culturale ed architettonico. Oltretutto, le potenzialità di sviluppo turistico della città sono strettamente legate al risanamento urbanistico del borgo antico da attuare attraverso la riqualificazione degli immobili abbandonati e fatiscenti che vanno assegnati a specifici progetti di valorizzazione ed a funzioni di carattere collettivo. A tale riguardo, sono necessari chiari segnali di ripristino della legalità al fine, anche, di tutelare il restante patrimonio comunale da ulteriori occupazioni non autorizzate. Per queste ragioni abbiamo chiesto al sindaco lo sgombero dei palazzi storici De Bellis e Carducci siti nella città vecchia chiedendo altresì che si attivi immediatamente la direzione dei servizi sociali per esaminare le condizioni degli occupanti al fine di ricercare soluzioni alternative ai loro bisogni.
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