ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Domenica, 11 Febbraio 2018 07:06

Taranto - Anpi e Cgil per dire no a ogni forma di razzismo una corona in mare - resoconto della giornata

Written by  Fulvia Gravame *
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Ieri a Taranto si è scelto di manifestare per per dire no ad ogni forma di razzismo, per difendere i valori dell'accoglienza e della democrazia e io sentivo che non potevo mancare.

I diritti umani purtroppo non sono una conquista definitiva. Ho condiviso e aderito alla manifestazione #maipiufascismi organizzata dalla CGIL a cui hanno aderito l'ANPI e Libera. Gli organizzatori hanno depositato una corona d'alloro in mare in nome di "chi cercava la libertà".

A mio parere, nella gestione della cosiddetta "emergenza migranti" ci sono stati errori, ma anche esperienze positive come quella degli SPRAR. La destra strumentalizza le emergenze e crea confusione sulla procedura di "accoglienza" di chi arriva dal Mediterraneo, ma il fenomeno è regolato da normative volute proprio dal centro destra, quali la legge Bossi-Fini e il trattato di Dublino. 

Per fortuna gli italiani si sono schierati a favore dei più deboli, ma chiedono risposte concrete a chi governa. 

Quattro anni fa, quando si intensificarono a Taranto gli sbarchi delle navi militari con migliaia di persone da tutto il Mediterraneo, ci fu una reazione sorprendente dei cittadini che si organizzarono per donare beni di prima necessità, indumenti, pannolini ben oltre le richieste delle organizzazioni impegnate nell'accoglienza. 

La lista Insieme ritiene che FRONTEX sia uno strumento non del tutto adeguato perché bisogna garantire un sistema di asilo degno di questo nome ed intervenire, sia come UE che singoli stati membri, in modo coordinato per soccorrere i naufraghi in mare e consentire vie di ingresso sicure e legali. Occorre intervenire sulle cause che costringono le persone ad emigrare e superare la normativa di Dublino che obbliga i rifugiati a fare domanda di asilo solo nel primo Paese di ingresso. 

Inoltre proponiamo:

- l’impegno a richiamare con fermezza l’Unione europea e la comunità internazionale ad una azione più efficace per la stabilizzazione del governo libico e per appropriate forme di cooperazione allo sviluppo dei paesi africani;

- procedure per un più rapido svolgimento delle pratiche di identificazione degli immigrati e per la valutazione delle richieste d’asilo;

- investimenti, anche attraverso il Servizio civile, nell’integrazione culturale dei migranti;

- impegno per un maggiore coordinamento dell’intelligence a livello europeo.

Vogliamo agire per rendere la UE di nuovo capace di rappresentare un baluardo per la pace e lo stato di diritto dentro e fuori i suoi confini. Per affrontare finalmente la crisi sociale ed economica dell'Europa, proponiamo un piano operativo decennale di investimenti da 150 miliardi in tutta l'Unione per infrastrutture sociali, salute, istruzione ed edilizia.

*  Candidata per la lista Insieme 

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