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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Porto Empedocle

Il boss empedoclino Gerlandino Messina resta al 41 bis, rigettato il ricorso

I giudici hanno confermato l’applicazione del regime di sorveglianza

Gerlandino Messina resta al 41 bis, confermato per il boss empedoclino il carcere duro. Il tribunale di Sorveglianza di Roma, ha rigettato il ricorso presentato dai difensori del boss. Messina è recluso nel carcere di Tolmezzo. La camera di consiglio, si è riunita il 12 ottobre scorso, decidendo di confermare l’applicazione del regime di sorveglianza.

Secondo il decreto ministeriale di applicazione del regime 41 bis, Gerlandino Messina sarebbe ancora operativo "sul territorio della associazione criminale di cui fa parte, con prosecuzioni di gravi attività delittuose che pregiudicano l’ordine e la sicurezza pubblica esterne. La particolare posizione di responsabilità rivestita nell’ambito dell’organizzazione e del credito dallo stesso goduto, induce a ritenere tuttora sussistente il legame con l’associazione camorristica, con il medesimo ruolo rivestito prima della carcerazione, quale vice rappresentante provinciale di Cosa Nostra ad Agrigento". 

I giudici scrivono anche che: "Come ha evidenziato la DDA, Messina, al momento dell’arresto era inserito nell’elenco dei primi trenta latitanti più pericolosi in Italia e rivestiva un ruolo di vice rappresentate provinciale di cosa nostra ad Agrigento". Gerlandino Messina, è difeso dall'avvocato, Salvatore Pennica.

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