Scuola Santa Maria la Palma, il Comitato Zonale Nurra al lavoro per risolvere i problemi

Grazie all’impegno dei consiglieri del Comitato, dell’Assessore Regionale Raimondo Cacciotto, della dirigente scolastica Paola Masala e delle insegnanti della stessa scuola, si è potuto ottenere il grande risultato di poter svolgere le lezioni separatamente riducendo l’accorpamento alle sole lezioni di religione. La battaglia riguardante la scuola è solo all’inizio" - scrive Cristina Correddu, rappresentante del comitato

Il Comitato Zonale Nurra si è attivato per la risoluzione di un problema riguardante la scuola primaria di Santa Maria la Palma. Il numero ormai esiguo dei bambini in agro infatti aveva decretato la costituzione di una pluriclasse che avrebbe accorpato l’attuale 4° e 5° classe. “Grazie all’impegno dei consiglieri del Comitato Zonale Nurra,  dell’Assessore Regionale Dott. Raimondo Cacciotto, della dirigente scolastica Paola Masala e delle insegnanti della stessa scuola – scrive Cristina Correddu, rappresentante del comitato –   si è potuto ottenere il grande risultato di poter svolgere le lezioni separatamente riducendo l’accorpamento alle sole lezioni di religione.

“Altro obiettivo quasi raggiunto, grazie al costante pressing sugli uffici competenti e all’interessamento del Dott. Giuseppe Calaresu dell’ufficio pubblica istruzione, è la realizzazione di due stalli presso le scuole medie per la sosta degli scuolabus. Siamo fiduciosi – si legge in una nota – che il dirigente Dott. Guido Calzia emani prontamente la delibera attesa da maggio affinché i lavori possano essere realizzati tempestivamente”.

“La battaglia riguardante la scuola però è solo all’inizio in quanto purtroppo la futura 1° media sarà costituita da soli 8 bambini, situazione che mette in serio rischio la possibilità di costituire legalmente la classe. Numerosi sono gli alunni che vorrebbero iscriversi nella scuola di Santa Maria La Palma dalle borgate vicine appartenenti al Comune di Sassari ma che sono bloccati dalla mancanza di trasporto scolastico del comune di appartenenza. Auspichiamo quindi che i due comuni possano trovare un punto di incontro per la risoluzione di tale problematica che, se non risolto definitivamente, porterebbe alla inevitabile chiusura delle uniche scuole rimaste in agro” – conclude Correddu.

21 Settembre 2018