Amp Capo Testa: annulliamo decreti

ROMA – “Lo scorso 21 maggio, a incarico di fatto scaduto, il Ministro Galletti, invece di limitarsi alla ordinaria amministrazione e lasciando al nuovo Governo il compito di emanare atti più delicati e politici, ha firmato il decreto istitutivo della nuova area marina protetta di Capo Testa-Punta Falcone, in Sardegna, nel comune di Santa Teresa di Gallura (Sassari) e il 23 maggio ha nominato con decreto i componenti dell’ Ente Parco Nazionale de La Maddalena”.

È questa la denuncia del senatore e segretario sardista, Christian Solinas e dei deputati leghisti Eugenio Zoffili e Guido De Martini che spiegano a proposito dell’ Area Marina Protetta in questione come “ i comunicati del Ministero dell’Ambiente decantano presunti processi di partecipazione del pubblico, degli stakeholder e piena condivisione delle scelte quando in realtà pescatori, imprese balneari, fruitori subacquei e le comunità dei residenti lamentano una mancata pubblicità dei vincoli imposti e manifestano tutta la loro contrarietà ai metodi e al contenuto del decreto ministeriale. Noi della Lega vogliamo verificare e rivedere con grande severità e attenzione il decreto istitutivo, le norme tecniche e i vincoli che il Ministro ha voluto imporre. Ci dichiariamo sin d’ora al fianco dei cittadini e delle categorie del settore perché conosciamo e quindi rispettiamo – continuano i parlamentari – le caratteristiche socio-economiche del territorio e dell’area marina”.

“Il Presidente della Repubblica deve farsi garante e impedire che un Governo in carica solo per gli affari correnti, senza base parlamentare e quindi non rappresentativo del Paese, si avventuri in scelte politiche di grande impatto come l’istituzione di aree marine protette o perseveri nella sistematica lottizzazione di posti di potere che non gli competono più. I gruppi parlamentari della Lega alla Camera ed al Senato – concludono Solinas, Zoffili e De Martini – intraprenderanno ogni iniziativa utile per la revoca delle nomine fatte al Parco de La Maddalena e dei decreti istitutivi delle AMP”.

S.I.